
ERBA – Con 18 linee vaccinali e una programmazione di quasi 2.500 somministrazioni al giorno anche Lariofiere di Erba è stato selezionato da Regione Lombardia come centro vaccinale massivo per l’area di Ats Brianza e Ats Insubria.
La partenza dei centri vaccinali di massa sarà subordinata alla fornitura di vaccini, è presto per dare delle tempistiche ma l’allestimento è pronto a cominciare come ha sottolineato il presidente di Lariofiere Fabio Dadati: “Appena avremo il via libera partiremo con l’allestimento del padiglione per il quale preventiviamo almeno una settimana di lavoro. Riteniamo che prima di cominciare con le somministrazioni ci vorranno almeno 3-4 settimane, dipende tutto dalla fornitura dei vaccini”.

Dadati ha espresso soddisfazione per la scelta di Regione di rendere Lariofiere hub vaccinale massivo: “Siamo onorati, la funzione dei centri espositivi in questo particolare momento di emergenza è anche questa, mettersi a disposizione della società. Da subito abbiamo ritenuto che Lariofiere avesse gli spazi e la struttura idonei ad una sua temporanea conversione a centro vaccinale, un’idoneità approvata anche da Ats Insubria. Il padiglione scelto ha ingresso e uscita autonomi e un ampio parcheggio facilmente fruibile. Aggiungiamoci la posizione strategica, vicino all’Ospedale di Erba e sulla Como-Lecco: per questo motivo Lariofiere è stato scelto come centro vaccinale massivo anche per il territorio di Ats Brianza e oltre ai cittadini dell’erbese servirà anche buona parte della Provincia lecchese”.
Ieri pomeriggio, mercoledì, il piano delle vaccinazioni massive in Lombardia è stato illustrato agli amministratori locali delle Province di Como e Varese nel corso della Conferenza dei Sindaci dal dottor Guido Bertolaso.

“Come ci è stato specificato – ha detto il sindaco di Erba Veronica Airoldi – Lariofiere sarà, insieme ad altri centri, uno degli hub principali per le Province di Como e Lecco ma non esclusivo: in base alle necessità, infatti, non è escluso che più avanti vengano individuate strutture aggiuntive. Naturalmente la partenza dei centri è subordinata alla disponibilità dei vaccini, a questo proposito Bertolaso ha annunciato l’arrivo di circa 300 mila dosi per il mese di marzo dopo di che dovremmo assistere ad un graduale incremento che, secondo il piano, dovrebbe consentire il raggiungimento dell’obbiettivo di Regione e cioè vaccinare tutta la popolazione Lombarda entro i mesi di giugno/luglio”.
Con la delibera regionale pronta i prossimi step saranno quelli di allestimento del centro, del quale si occuperà Lariofiere, e quindi l’organizzazione logistica del traffico e dello smistamento degli utenti da vaccinare: “Il Comune di Erba ha già dato la disponibilità della propria Polizia Locale per quanto riguarda la gestione della viabilità, potremo contare sul supporto anche dei volontari di Protezione Civile, anche provinciale, e non è escluso il coinvolgimento dell’Esercito ma sono dettagli da mettere ancora a punto”.
La vaccinazione di massa anti Covid prevede per il territorio dell’Insubria una popolazione di 959.000 soggetti da inoculare, secondo l’ordine di priorità definito dalle indicazioni ministeriali e regionali per la Fase 2. “L’offerta dei centri vaccinali massivi andrà ad affiancare l’attività svolta dai Punti vaccinali delle ASST che continueranno ad operare e sarà integrata dalle somministrazioni garantite dalle strutture private (ospedali ed ambulatori), dai Medici di Medicina Generale, dalle vaccinazioni domiciliari e dalle farmacie – spiegano da Ats Insubria -. Per i territori di difficile raggiungibilità, è stata prevista l’attivazione di team mobili in collaborazione con l’Esercito Italiano, così da facilitare l’accesso alla vaccinazione anche per i residenti con difficoltà di spostamento.
Complessivamente sul territorio di Ats Insubria sono ad ora attivabili 8 centri (vedi l’elenco sottostante) per 167 linee vaccinali e una capacità massima di vaccinazioni giornaliere di 21.804.
