Asso

Treni: un’altra giornata nera. “Siamo stati dimenticati da Trenord!”

Lorenzo Colombo 2 Marzo 2016

Asso, Attualità

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ASSO – Un’altra giornata da bollino nero per i pendolari di Trenord che utilizzano la tratta Asso-Milano. Dopo i problemi che si sono registrati nella giornata di ieri, lunedì, con diversi disagi a causa di due treni rotti ed inevitabili forti ritardi, anche oggi per una ventina di pendolari e utenti del treno delle 08.38 è stato un incubo.

A raccontare quanto accaduto è Giorgio, universitario: “Il treno è stato soppresso senza nessuna segnalazione – esordisce – hanno fatto partire un bus sostitutivo da Asso verso Erba. Alla stazione di Canzo la gente doveva correre per prendere il bus, proprio perché, per mancanza di un pannello segnalatore, nessuno sapeva della soppressione. Ma il bello è stato che, una volta arrivati a Erba, non abbiamo trovato nessun treno pronto a partire in direzione Milano. Il perché? Il treno era partito senza di noi! Un mio amico che viene con me in università e che parte da Erba mi aveva avvisato mentre eravamo ancora sul bus, dicendomi che il ‘nostro’ treno era già a Merone! Come me, molte persone hanno subìto questo disservizio assurdo. E’ uno scempio che 20 persone siano state dimenticate da Trenord!”.

Intanto il Comitato dei Pendolari Asso – Milano presieduto da Christian Rech fa sapere: “Ancora una volta ci troviamo alle prese con treni a composizione ridicola, soppressioni e mancate coincidenze coi mezzi sostitutivi”.

Quindi snocciola i disservizi di giornata: “Vi è stata la soppressione del treno Reg 1613 tra Erba ed Asso e anche del conseguente Reg 628 tra Asso ed Erba. Da Asso è stato istituito un bus sostitutivo il quale però, giunto ad Erba non ha trovato nessuna coincidenza visto che il treno era già partito (come raccontato da Giorgio, ndr). Non essendoci il treno alle 9.48 (treno che il comitato ha già chiesto di inserire più volte), i viaggiatori hanno dovuto attendere 1 ora il treno successivo che parte da Asso alle 9.36. Di fatto quindi il bus sostitutivo è stato completamente inutile, e per i viaggiatori si sono sommati il danno della soppressione e la beffa della mancata coincidenza! E seguita la soppressione del treno S2 22616 a Milano Bovisa (anziché Milano Rogoredo) con conseguente riversamento di tutti i passeggeri diretti alle stazioni urbane del Passante ferroviario su altri treni e sovraffollamento pazzesco del treno S1 11814 per Lodi che viaggiava con 4 vetture. Non solo, ma si sono registrati ritardi elevati (oltre i 15min): treno R 618 (Asso-Milano Cadorna) con 19min, treno R 1622 (Asso-Milano Cadorna) con 15min, treno R 1617 (Milano Cadorna-Asso) con 16min, senza dimenticare le composizioni insufficienti: treni S2, S4 e Regionali in piena ora di punta effettuati con solo 3 o 4 carrozze, con la conseguenza che molte persone restano a terra e devono attendere anche per 30min il treno successivo”.

Il Comitato quindi aggiunge: “Desideriamo sottolineare che questi disagi, segnalati oggi, non sono casi isolati ma all’ordine del giorno. In particolare, la cosa più grave in assoluto sono le mancate coincidenze tra bus sostitutivi e treno; se vengono inseriti bus sostitutivi, questi devono garantire il collegamento che sostituiscono (come dice la parola) ed è assolutamente inaccettabile che vengano a mancare le coincidenze. A questo punto, se le cose continuano ad essere gestite così, il territorio non potrà che chiedere che i bus sostitutivi vengano tolti e vengano ripristinati i treni corrispondenti, visto che i bus sostitutivi – se non garantiscono la coincidenza col treno – sono uno spreco di risorse ed una presa in giro ai viaggiatori e pendolari. Ribadiamo inoltre l’assoluta necessità di aumentare la capacità di trasporto sulla nostra linea, sia attraverso l’utilizzo di composizioni adeguate che attraverso il reinserimento di alcune corse S2 in ora di punta fino a Meda/Mariano”.

Il Comitato ricorda la proposta avanzata a Regione Lombardia e Trenord: “che migliorerebbe – dicono – la regolarità al mattino e introdurrebbe alcune corse aggiuntive necessarie per non farci viaggiare più come animali stipati in carri bestiame. Attendiamo con ansia una risposta puntuale sulle richieste avanzate, ma soprattutto ci aspettiamo che Regione Lombardia intenda seriamente intraprendere quell’azione di controllo sul rispetto del contratto di servizio e sui reali indici di qualità del viaggio per i viaggiatori dei quali molte volte si è parlato ma che continuano, nella realtà, a dimostrarsi deficitarie. Parimenti – concludono – attendiamo che Trenord, che a parole sostiene di avere ‘il Cliente sempre in testa’, cominci a dimostrare nei fatti ai propri viaggiatori di voler offrire un servizio degno di questo nome. Sopprimere treni, far saltare le coincidenze tra treni e bus sostitutivi, decurtare le composizioni e garantire un numero di posti spesso inferiore rispetto alla reale necessità certamente non lo è”.