
INVERIGO – Siamo giunti all’ultima fermata del nostro viaggio lungo la linea Asso-Milano. Inverigo è infatti l’ultimo comune del territorio seguito da Erbanotizie e toccano dalla tratta delle ferrovie Trenord. Una stazione che recentemente è stata oggetto di ammodernamento: una parte è stata infatti trasformata in velostazione, in collaborazione con Regione Lombardia e Parco Valle Lambro, per mettere di noleggiare biciclette e spostarsi alla scoperta del territorio con quest’altro mezzo di trasporto completamente “green”.
Siamo andati a scoprire se anche tutto il resto della stazione fosse all’altezza di questa nuova filosofia.
Sala d’attesa: se si considerano le dimensioni del paese di Inverigo, con oltre 8 mila abitanti, e il bacino che la stazione potrebbe servire, la sala di attesa appare nettamente sottostimata. Tanto più che il centro è completamente occupato da un grande tavolo di cui però si fatica a comprendere l’utilità in una stazione. Le sedute sono relegate solo al perimetro della sala, tre su tre lati.

Pannelli luminosi: sono all’esterno della stazione e danno informazioni circa il treno in arrivo e l’eventuale ritardo. A Inverigo sono attivi entrambi i binari, rappresentando quindi il punto di incrocio dei convogli in salita e in discesa dal capoluogo.

Biglietteria automatica: è all’interno della sala di attesa e in funzione. Presente anche il segnalatore di emergenze. In stazione notiamo la presenza di personale delle Ferrovie Trenord. Il biglietto, però, come ormai ovunque sulla linea, si fa solo avvalendosi della tecnologia.

Pulizia: la stazione appare pulita e confortevole. Proprio mentre effettuiamo il nostro sopralluogo, un addetto sta svuotando i cestini, posizionati sia lungo i marciapiedi, che all’interno della sala di attesa.

Bagni: sono come sempre esterni e possono essere utilizzati dai viaggiatori in attesa o appena scesi dal treno.

Parcheggio: nota dolente. I posti auto si possono contare sulle dita di una mano. Lasciare l’auto a pochi passi dalla stazione è praticamente impossibile, a meno di essere un pendolare che prende uno dei primi convogli mattutini. Viste le dimensioni del paese e del bacino di utenza, qualche posto auto in più avrebbe sicuramente fatto comodo.
