Albese con Cassano, Ponte Lambro

Terremoto, l’aiuto di Albese e Ponte Lambro nella storia di Angelo

Caterina Franci 1 Febbraio 2017

Albese con Cassano, Attualità, Ponte Lambro

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Una foto con i volontari al campo di Montereale

 

PONTE LAMBRO/ALBESE CON CASSANO – E’ una bella storia di solidarietà quella scritta da un gruppo di volenterosi cittadini dell’erbese che in poco più di una settimana ha raccolto diverso materiale da portare ai terremotati del Centro Italia. A raccontarcela, carico di emozione, è Angelo Ventrelli, di Ponte Lambro, che lo scorso sabato, 28 gennaio, insieme ad altri due amici è partito alla volta di Montereale, comune a 23 km da Amatrice, per consegnare gli scatoloni con il materiale donato da tanti, tantissimi cittadini che hanno risposto all’appello di solidarietà lanciato.

Tutto è partito una sera: Angelo era appena rientrato dal turno di lavoro e al telegiornale ha saputo del terremoto e della valanga che ha travolto l’Hotel di Rigopiano, spezzando 29 vite. “Guardavo le immagini in televisione e mi è venuto un groppo in gola – ha raccontato – con la mia compagna ci siamo ritrovati a chiederci cosa avremmo potuto fare“.

E’ così nato un  gruppo whatsapp attraverso il quale Angelo e l’amico Claudio D’Arrigo hanno riunito 50 persone: “Tutti avevamo tanta voglia di dare un contributo ma non sapevamo bene da che parte cominciare, non avendo contatti – ha spiegato – poi ci hanno segnalato l’esistenza di un gruppo fondato ad Albese, Nonlasciamolisoli. Abbiamo contattato la fondatrice, Romina Camerin, e con loro è iniziata una vera e propria gara di solidarietà”.

Ben mille i membri del gruppo facebook Nonlasciamoli soli, nato ad Albese poco più di una settimana fa per iniziativa di Romina Camerin. A lei Angelo e il gruppo di Ponte Lambro ha fatto riferimento per organizzare una raccolta di materiale mirata: “Romina aveva i contatti e sapeva come muoversi per il recupero e la spedizione, ci siamo sentiti telefonicamente e sabato 28 abbiamo organizzato una raccolta ad Albese, presso la casa parrocchiale messa gentilmente a disposizione dal parroco”.

L’iniziativa, a cui tra gli altri ha aderito anche Francesco Cocchiararo, si è presto estesa ai comuni di Montorfano e Lipomo, grazie alle conoscenze di Angelo e della compagna Elisa: “L’affluenza è stata incredibile, in tantissimi si sono fatti avanti portando cibo, coperte, piumoni, abbigliamento nuovo e tanto altro. Il problema – ha spiegato Angelo – era come trasportare gli scatoloni fino a Montereale, dove la Protezione Civile e la sezione Brindisi dell’Ordine di Malta hanno allestito una tensostruttura per ospitare gli sfollati dei paesi limitrofi”.

La soluzione, fortunatamente, non è tardata ad arrivare: “Ho chiesto alla scuola di ciclismo dove corre mio fratello un aiuto e il responsabile, Marco Luchini, ha subito dato la sua disponibilità non solo a prestarci il furgone per il trasporto ma anche a guidarlo fino a Montereale. Così sabato sera a raccolta terminata io, Marco e un mio carissimo amico, Alessandro Imbrosciano di Merone, siamo partiti”.

Il termometro del furgone indica la gelida temperatura che ha accolto Angelo, Marco e Alessandro a Montereale, domenica mattina

 

L’arrivo a Montereale come raccontato è stato “gelido”, in tutti i sensi: “Siamo arrivati alle 6.40 di mattina, c’erano meno tredici gradi e mezzo. Il paese non è devastato come i dintorni ma qui sono state allestite le strutture di riparo per i terremotati, l’aria che si respira è pesante – ha detto Angelo – quando siamo arrivati al tendone era ancora buio. Dentro, sulle brandine in una luce soffusa, dormivano 200 persone. E’ un’immagine che non mi toglierò mai dagli occhi. Col sorgere del sole la situazione si è alleggerita, abbiamo conosciuto e parlato con i volontari presenti che ci hanno aiutato a scaricare il furgone, una vera e propria catena umana di solidarietà”.

Quindi il momento più emozionante: “Mia mamma lavora alla scuola di Ponte Lambro, i bambini dell’asilo hanno realizzato alcuni cartelloni per i terremotati che abbiamo portato con noi. Li abbiamo appesi all’interno del tendone e fatto una foto ricordo. E’ stato bellissimo”.

Terminata la consegna Angelo, Marco e Alessandro sono rimontati sul furgone per ripartire alla volta di Ponte Lambro dove sono arrivati domenica sera. Una prima missione perfettamente riuscita, in una catena di aiuti e solidarietà ben lungi dallo spezzarsi: “Organizzeremo nuove raccolte per altri paesi in difficoltà – ha spiegato Angelo – siamo in contatto con i volontari che operano sul posto che ci aiuteranno a indirizzare meglio i nostri sforzi”.

A dimostrazione che quando c’è la solidarietà anche un piccolo e semplice gesto, come quello di creare un gruppo whatsapp, può portare a grandi risultati.

“Vorrei ringraziare di cuore Romina, senza di lei sarebbe stato tutto molto più difficile, e tutti gli amici e le persone che hanno partecipato alla raccolta” ha concluso Angelo.

Per chi volesse aderire all’iniziativa o avere ulteriori dettagli visitare la pagina facebook Nonlasciamolisoli

Fino a venerdì 3 febbraio alle 16 il gruppo raccoglie materiale per Sforzacosta, in Provincia di Macerata. Ecco i punti di raccolta: Mercatino di Asso, Blu Style a Erba, Bar Fuori Orario ad Albese e Floralbesina.

Giovedì 2 e venerdì 3 febbraio i volontari saranno anche presso il salone parrocchiale di Albese dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 18.

Il materiale da donare: lenzuola , federe, coperte, cuscini, materiale cancelleria bambini (sono circa 25), materiale pulizia domestica, materiale igiene personale, carta igienica, rotoli di tovaglia di carta, tovaglioli.