Tavernerio

Tavernerio. Un progetto per la riqualificazione della strada della Fonte Plinia

Miryam Colombo 9 Settembre 2022

Attualità, Tavernerio

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L’imbocco della strada Fonte Plinia sul lato di via Giovanni XXIII

 

TAVERNERIO – È stato approvato lo studio di fattibilità tecnico economica per la riqualificazione della strada agro silvo pastorale della Fonte Plinia. Lavori attesi nel 2023.

Il tracciato oggetto della progettazione è situata nella porzione alta del paese e collega la via Giovanni XXIII con la Via Roccolo e quindi via Nazario Sauro. Proprio per questa sua ultima caratteristica, rappresenterebbe una alternativa per i mezzi ingombranti che potrebbero bypassare la parte in salita della Via Nazario Sauro.

Tuttavia, il fondo stradale necessita di manutenzione straordinaria dal momento che sono presenti affossamenti, accumuli di detriti e solchi di ruscellamento che rendono il piano viabile poco regolare e sconnesso.  A questo si aggiunge la presenza di affioramenti rocciosi che interrompono la carreggiata.

L’intervento che è stato proposto per far fronte a tali criticità prevede quindi la correzione delle livellette, la formazione di un rivestimento in acciottolato lungo i tratti in curva e i punti di maggior pendenza, la regolarizzazione del piano viabile e la formazione di pendenze trasversali per convogliare le acque meteoriche.

Il tracciato interessato dai lavori

 

“Tale intervento è strategico per garantire una strada che possa essere percorsa dai cittadini delle località Gilasca, Nisiate e Fontanasotto nel caso in cui vi sia una chiusura dell’unica via di accesso che in questo momento è la via Nazario Sauro – ha spiegato il sindaco Mirko Paulon -. La strada sarà utilizzabile solo dai mezzi autorizzati e dai pedoni salvo situazioni di emergenza su via Sauro per garantire la viabilità veicolare”.

Espletati i passaggi preliminari, spetta ora alla Comunità Montana del Triangolo Lariano stendere il progetto esecutivo e avvisare le procedure di appalto dei lavori.

Le opere verranno interamente finanziate da Regione Lombardia per un totale di 136 mila euro.