Erba

Tassa sulla pubblicità, il Comune va incontro ai commercianti

Caterina Franci 29 Gennaio 2019

Attualità, Erba

Il consiglio comunale riunito lunedì sera

 

ERBA – La tassa per la pubblicità non aumenta a Erba, anzi, per alcuni commercianti diminuisce. Di poco, ma diminuisce. Lunedì sera il consiglio comunale ha approvato la modifica del regolamento per l’applicazione dell’imposta comunale sulla pubblicità, in risposta a precise richieste da parte dei commercianti erbesi.

“In sostanza con questa delibera proponiamo una rivisitazione delle vie situate nelle cosiddette ‘zone speciali’ del commercio della città e che sono pertanto soggette ad una tassazione sulla pubblicità più alta” ha spiegato l’assessore al Bilancio Gianpaolo Corti “contestualmente abbiamo ridotto la maggiorazione del canone del 10%. E’ uno sforzo che come comune abbiamo voluto fare per andare incontro alle attività commerciali – ha continuato Corti – vale la pena sottolineare che le tariffe applicate a Erba sono più concorrenziali dei comuni limitrofi”.

Il Comune ha così rivisto la distinzione tra le vie di categoria speciale (le più centrali per il commercio, ndr) e quelle di categoria ordinaria: “E’ indubbio che l’asse commerciale della città si sia spostato – ha precisato il sindaco Veronica Airoldi – il regolamento che abbiamo modificato non veniva toccato dal 1995: abbiamo tolto la maggior parte delle vie inserite nelle zone speciali, tra cui molte nelle frazioni, e inserito le nuove zone del commercio, quali via Prealpi e via Milano. Per le attività delle zone speciali però la sovrattassa del canone sulla pubblicità è stata ridotta del 10%: poco, me ne rendo conto, ma è un segnale, da parte nostra, come lo è quello di non aver aumentato la tassa sui rifiuti. In un momento particolare in cui il Governo centrale dà agli enti locali la possibilità di aumentare le tasse Erba ha deciso di non toccare le tariffe. Personalmente non intendo fare quadrare il bilancio comunale sulla pelle dei cittadini”.

Michele Riva

Sulla delibera è intervenuto Michele Riva, consigliere di minoranza (Erba Primaditutto) e commerciante: “Il motivo per il quale i commercianti hanno segnalato questa situazione non era per fare polemica ma perché, oggettivamente, la problematica del commercio in centro in questo periodo si vede particolarmente. Il centro del commercio di Erba non è più dov’era qualche anno fa, ma nelle arterie più esterne, dove si susseguono chiusure e riaperture. Con questa modifica speriamo di poter gestire meglio la questione della tassa pubblicitaria con la San Marco: non contestavamo le cifre, ci tengo a sottolinearlo, ma la metodologia, per cui le multe arrivavano senza che noi sapessimo esattamente che importo pagare”.

Riva ha quindi continuato: “Ringrazio l’amministrazione per aver portato avanti questo confronto con i commercianti anche se non posso non ricordare che per il rilancio commerciale di Erba serve ben altro. Serve un piano di marketing condiviso, che renda appetibile la città. Come ho sempre detto, sono disponibile per raggiungere questo obiettivo”.

Nella discussione, non sono mancate le polemiche: è il caso del consigliere Claudio Ghislanzoni (Fratelli d’Italia), che ha ricordato la mozione presentata nel mese di ottobre proprio sul tema dell’imposta sulla pubblicità, stralciata a mai discussa: “Probabilmente si sarebbe potuto fare di più, una modifica più puntuale che riguardasse anche altri aspetti di cui parlavamo nella mozione che non ci avete permesso di discutere in via pregiudiziale” ha sottolineato, riferendosi al regolamento Cosap, per ora non toccato dall’amministrazione. “Inoltre – ha proseguito – si parla di una diminuzione delle imposte quando in realtà si tratta di una semplice redistribuzione delle stesse”.

Supporto alle azioni dell’amministrazione è giunto invece dalla maggioranza: “Abbassare le  tasse alle imprese e ai cittadini di Erba è un punto che come Forza Italia abbiamo sempre sostenuto, è bello averlo fatto nella nostra città e ringrazio ancora l’amministrazione Airoldi per aver lavorato su questo fronte anche se il momento economico non è favorevole per i comuni” ha commentato Giorgio Zappa (FI).