Erba

Stazione di Erba. LoSnodo incontra Guzzetti e lo nomina “socio a vita”

Miryam Colombo 27 Aprile 2022

Attualità, Erba

Tag: , , ,

I ragazzi de LoSnodo insieme a Giuseppe Guzzetti

 

ERBA  – La partecipazione politica dei giovani e il ruolo della finanza al servizio delle persone sono stati i temi principali toccati durante l’incontro avvenuto la scorsa domenica, 24 aprile, tra i giovani dell’associazione LoSnodo e Giuseppe Guzzetti, avvocato, politico e presidente per 20 anni di Fondazione Cariplo, ente principale che ha contribuito a finanziare il Progetto Youthlab e quindi la riqualificazione della Stazione di Erba.

Durante l’evento, organizzato nell’ambito del progetto Politic Slam, i ragazzi hanno intervistato il presidente cercando di costruire un confronto riguardo diverse tematiche, con particolare riferimento all’esperienza di Fondazione Cariplo.

Durante la conferenza, Guzzetti ha affermato che le democrazie liberali occidentali si reggono fondamentalmente su tre pilastri: lo stato, i mercati, che fanno profitti e remunerano i loro investitori, ed infine la comunità (rappresentate dal privato sociale e volontariato) che aspira a risolvere quei problemi sociali ai quali lo stato non è in grado di dare risposta: “La politica si esplica nella gestione del pubblico (attraverso lo stato, regioni, provincie e comuni) regolando in questo modo i rapporti fra cittadini e la rappresentanza politica e democratica del paese – ha dichiarato -. La funzione più importante che lo stato deve assolvere, attraverso i propri organi, è quella di attuare e difendere i principi fondamentali della costituzione, nati dalla resistenza e dalla lotta al nazifascismo”.

Il politico , per Guzzetti, è colui che si impegna a rendere un servizio alla comunità e ai suoi cittadini per attuare, ad esempio, quei principi grazie ai quali è possibile abbattere le disuguaglianze socioeconomiche e quelle condizioni sociali che avvantaggiano una categoria a discapito di altre. In sostegno a questa visione, il presidente ha ricordato le parole di Papa Pio XI in merito al concetto di politica, il quale affermò che l’attività politica è la più alta forma di carità. Tutto questo deve essere accompagnato ovviamente dalla passione, all’interno della quale l’aspirazione ad un ruolo e riconoscimento sono sentimenti assolutamente legittimi. Questa passione, tuttavia, deve essere messa al servizio della propria attività e non finalizzata alla gestione del potere, altrimenti ne verrebbe danneggiatala democrazia.

A conclusione della prima parte a carattere politico dell’intervista, Guzzetti ha lanciato un messaggio molto forte ai giovani: pur ammettendo l’esistenza di una fase molto complicata della democrazia e una progressiva degenerazione dei partiti, che sicuramente disincentivano i giovani alla partecipare politica, Guzzetti ha chiamato i giovani ad impegnarsi e battersi fino all’ultimo per costruire e difendere il proprio futuro, in primis partecipando alla vita politica della propria società e mobilitandosi per risolvere i problemi.

Nella seconda parte dell’intervista sono stati affrontati i temi delle Fondazioni di Comunità e Fondazione Cariplo. A proposito delle prime, Guzzetti ha affermato che le Fondazioni nascono per rispondere ad una esigenza apparentemente semplice, ma soprattutto ad un’idea: la vicinanza al territorio e la capacità di ascoltare i bisogni e individuare progetti.
Sono dunque soggetti che conoscono i problemi, vedono le urgenze, chiamano la solidarietà e organizzano i progetti, attraverso i bandi, per rispondere ai bisogni. Ma soprattutto consolidano il senso di appartenenza.

“Quando si parla di welfare di comunità non si parla di finanziare le singole associazioni, ma avere un programma di sviluppo per le famiglie, per i bisogni sociali, i giovani, i minori, l’emergenza del lavoro – ha precisato -. Nell’attuazione di questo programma le associazioni di volontariato e gli enti del privato sociale sono insostituibili per attuare il programma medesimo, soprattutto in coordinazione e collaborazione fra loro. Le Fondazioni di Comunità sono dei sensori di quello che accade e hanno il compito di dare risposte mirate in un quadro di sviluppo, non con interventi sporadici”.

Durante l’evento Giuseppe Guzzetti è stato nominato “socio a vita” dell’associazione LoSnodo.