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Soccorso Alpino: 411 interventi nel 2021, 88 per il Triangolo Lariano

Miryam Colombo 19 Febbraio 2022

Attualità, Canzo

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ERBESE – “Sono 411 le operazioni totali svolte nel 2021 dalla XIX Delegazione Lariana del Soccorso Alpino. Confermata la tendenza a un aumento graduale delle richieste di soccorso, anche durante il periodo del lockdown. Nel 2020 gli interventi erano stati 394, 345 nel 2019, 314 nel 2018″. Il Delegato Marco Anemoli ha diffuso i dati relativi all’operato del Soccorso Alpino nel 2021.

In particolare, le operazioni sono state 362 in terreno impervio, 39 le ricerche di persone disperse, 4 gli incidenti stradali, 3 gli interventi in valanga e 2 false chiamate, da intendersi come attivazioni precauzionali in cui poi si è accertato che in realtà nessuno era in pericolo. Le persone soccorse sono state in tutto 429. 31 gli incidenti mortali, anche se la maggior parte degli interventi ha riguardato persone non gravi, con 177 illese (in gergo codice 0) e 182 con problemi sanitari di lieve entità (codice 1). Rispetto al contesto territoriale, gli interventi sono stati 3 in ambiente ipogeo, 298 in ambiente montano, 2 sulle piste da sci, 96 in ambiente ostile e impervio generico.

Elevato il numero di soccorritori impegnati, 2153 (da intendere come somma delle attivazioni dei singoli soccorritori), per un totale di oltre 11.000 ore messe a disposizione; in questo dato va incluso anche il numero di 3 Ucrs (Unità cinofile da ricerca in superficie). Gli interventi compiuti senza l’impiego dell’elicottero hanno riguardato il salvataggio di 341 persone; i mezzi impiegati sono in prevalenza quelli del 118 di Areu – Agenzia regionale emergenza urgenza, della Guardia di finanza e dei Vigili del fuoco.

Nel dettaglio per singola stazione, il numero di rapportini indica: Dongo 27, Lario Occidentale Ceresio 45, Lecco 93, Triangolo Lariano 88, Valsassina – Valvarrone 101, Varese 48, Pavia Oltrepò 30 (la somma è differente rispetto al numero complessivo di 411 interventi totali perché in alcuni casi intervengono in contemporanea più Stazioni).

Tra le cause degli incidenti prevale la caduta (144 casi, 33,6% del totale); seguono scivolata (49 – 11,4%), perdita di orientamento (44 – 10,03%), malore (44 – 10,3%), incapacità (24 – 5,6%), ritardo (19 – 4,4%), seguono con percentuali inferiori al 2% precipitazione, sfinimento, scivolata su neve, valanga, caduta sassi, cedimento appiglio, folgorazione, scivolata su ghiaccio, puntura di insetti (1 intervento) e morso di vipera (1 intervento).

Per quanto riguarda invece le attività coinvolte, l’escursionismo, con 237 interventi e il 17,6% del totale è la dominante; 31 (2,3%) le richieste per caduta con la mountain-bike, 19 per residenza di alpeggio, 16 per cercatori di funghi, 14 per l’alpinismo, 12 per l’arrampicata sportiva, 10 in ferrata, 7 per lo sci d’alpinismo. Numeri minimi per parapendio (3), caccia (2).

La nazionalità delle persone soccorse è soprattutto italiana (397), a seguire Germania, Svezia e Svizzera (5 persone per ciascuna nazione), Cina 4, Francia 3, India, Lituania e Olanda 2, Russia, Nigeria, Islanda e Albania 1. La fascia di età tra i 50 e i 60 anni è quella maggiore (83 persone), 67 persone invece sono incluse sia nella fascia 20-30 sia in quella dai 40 ai 50; 16 le persone oltre gli 80 anni, 16 i giovani tra 10 e 20 anni, 5 i bambini sotto i 10 anni. I maschi sono 318, le femmine 111.

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