COMO – La categoria degli albergatori preoccupata per un fenomeno che diventa sempre più evidente nel territorio: il proliferare di strutture ricettive che spesso si connotano come b&b, appartamenti in affitto, residence, senza averne le reali caratteristiche. Sono stati denunciati casi in cui proprietari di immobili “sfrattano” i propri inquilini nell’ottica di trasformare gli appartamenti in ricettivo.
“Questo non significa fare turismo – afferma il Direttore di Confcommercio Como Graziano Monetti – questo significa improvvisarsi operatori del turismo e creare concorrenza sleale alle imprese che invece svolgono l’attività in modo responsabile e sono soggette a obblighi, adempimenti e controlli per la sicurezza delle strutture stesse e degli ospiti. Per non parlare poi dei pesanti oneri fiscali tributari che appesantiscono sempre di più le imprese”. Per questi motivi e con lo scopo di chiedere maggiore ed efficace controllo, Confcommercio Como ha inviato oggi una lettera ai Comuni della Provincia di Como nonché all’Amministrazione Provinciale.
“La preoccupazione maggiore è che tali strutture promuovono la loro offerta sul web in modi non coerenti con la loro autorizzazione – afferma il Presidente degli Albergatori Roberto Cassani – e recensioni, pubblicate dagli utenti, gettano ulteriori dubbi sulla gestione di altri aspetti, a partire dalla somministrazione degli alimenti. Gli Albergatori non contestano l’apertura di b&b e attività extralberghiere, a condizione che ciò avvenga nel rispetto delle normative vigenti .
Anche il consigliere dell’Associazione Albergatori Antonio Corbella esprime la Sua opinione: “Quando il soggetto proprietario di un b&b non alloggia (non basta la residenza) o pubblicizza di poter offrire anche 15 stanze (la normativa prevede un massimo di 4 stanze), siamo in chiara violazione delle norme”.
L’Associazione Albergatori spera di poter contare su di un più efficace controllo per il bene delle aziende che lavorano ogni giorno con sacrificio e offrono ai turisti un’offerta seria e a “norma di legge”.