
CANZO/EUPILIO/LONGONE – Un uso del Parco “più consapevole” per fermare il “crescente degrado”, ma anche regole chiare e soprattutto sanzioni ai trasgressori. E’ quanto chiedono, in una lettera aperta inviata al presidente Maurizio Ratti, alcuni frequentatori del Lago del Segrino, con il preciso intento di “riqualificare il Parco per migliorarne il decoro”.
“A seguito della telefonata avvenuta nei giorni scorsi vogliamo esporre al presidente, architetto Ratti, le problematiche più evidenti che stanno portando al degrado le peculiarità ambientali del Parco – scrivono nella lettera alcuni frequentatori – sono alcuni spunti che speriamo possano attirare l’attenzione degli amministratori dell’ente”.
“E’ necessario ad esempio che la fauna lacustre non venga continuamente ‘imboccata’ dai passanti con cibi diversi, che potrebbero mettere a repentaglio il loro naturale sistema alimentare. Il lago, poi, è frequentato da molte persone che, cogliendo l’occasione di piacevoli passeggiate, portano il proprio cane a fare il bagno: è consigliabile, come si legge sul sito del Parco del Segrino, evitare di far fare il bagno ai cani (il divieto vero e proprio esiste già in tanti altri laghi in Italia). La presenza dei cani nel parco deve essere soggetta a regole ben precise – si legge – sia per motivi igienici per i bagnanti sia per la fauna lacustre, ma anche per i cani stessi: a causa delle caratteristiche morfologiche e di ecosistema, il piccolo lago è infestato da zecche, tafani e ratti. Inoltre chi fa il bagno spesso avverte – e lamenta – un odore di marcio senza contare che molte persone non apprezzano stare nell’acqua insieme agli amici a quattro zampe”.
“Abbiamo provato a fare queste osservazioni ai proprietari dei cani ma ci è stato risposto bruscamente: specifichiamo che noi non ce l’abbiamo con i cani ma siamo solo convinti servano regole chiare e precise sulla frequentazione del parco da parte dei quadrupedi. Questo aiuterebbe anche a sedare le contestazioni tra i bagnanti e i trasgressori”.
Le altre osservazioni riguardano invece la sistemazione della segnaletica riguardante il traffico pedonale e ciclabile: “Oramai – segnalano nella lettera – è completamente sbiadita, a tal punto che anche i frequentatori ‘veterani’ non riconoscono più da che parte devono stare. Sarebbe anche poi auspicabile che venissero aggiunti più cestini, anche se in questo caso più che una mancanza di organizzazione da parte dell’ente Parco rileviamo una mancanza di senso civico dei frequentatori che gettano a terra cartacce e immondizia”.
Infine, gli autori della lettera hanno avanzato la proposta di mettere dei bagni pubblici (oltre a quelli delle attività che si affacciano sul lago) e di sistemare la recinzione che delimita la frana dal lato del monte Cornizzolo.
“La priorità riteniamo siano dei nuovi cartelli recanti i divieti e le sanzioni in cui potrebbero incorrere i trasgressori. Siamo certi della cortese collaborazione e disponibilità dell’architetto Ratti” concludono.