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San Primo. Gli ambientalisti si mobilitano, la Comunità Montana: “Nessuno scempio”

Redazione 10 Novembre 2022

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TRIANGOLO LARIANO – Tornano ad accendersi i riflettori sul comparto del Triangolo Lariano e del monte San Primo dopo la notizia dello stanziamento da parte di Regione Lombardia di 1 milione e 30 mila euro per il progetto di valorizzazione dell’area dal punto di vista economico, sportivo e turistico (QUI l’articolo completo).

Ad accogliere positivamente l’annuncio è sicuramente Comunità Montana del Triangolo Lariano che insieme al Ministero, al Comune di Bellagio e al GAL Lago di Como, ha sostenuto il progetto: “Questi fondi permetteranno di portare avanti la progettazione relativa agli interventi da attuare – ha commentato la presidente Patrizia Mazza -. Il nostro obiettivo è la riqualificazione di un’area già usata in modo assiduo, ma attualmente sprovvista di servizi per il turismo”.

Le opere previste comprendono, infatti, la sistemazione dei sentieri e la posa della relativa cartellonistica, l’ampliamento delle aree parcheggio, la ristrutturazione della struttura ricettiva e di alpeggio e il miglioramento dei servizi per antincendio boschivo con relativo invaso idrico, adatto anche come abbeveratoio per gli animali. Infine, si lavorerà al posizionamento di tapis roulant e alla  realizzazione dell’impianto di innevamento del Pianone.

Il progetto, ora giunto alla fase preliminare, ha ovviamente sollevato tra i gruppi ambientalisti alcune polemiche (leggi qui), soprattutto per quanto riguarda l’impianto di innevamento sul Monte San Primo.

Roberto Fumagalli
Roberto Fumagalli, presidente del Circolo Ambiente Ilaria Alpi

 

Nei giorni scorsi il Circolo Ambiente Ilaria Alpi ha lanciato una mobilitazione invitando i contrari al progetto ad inviare una mail di dissenso alla Comunità Montana,  mettendo in copia anche l’associazione: “Abbiamo già avuto un responso positivo – il commento del presidente Roberto Fumagalli – fino ad ora abbiamo ricevuto circa 150 email, contiamo siano di più nel caso qualcuno si sia dimenticato di inserire il nostro indirizzo in copia. Si tratta di un primo step, la nostra mobilitazione è appena cominciata e vorremmo riunire altre associazioni ambientaliste. L’idea è quella di raggrupparci in un coordinamento – ha spiegato – per portare avanti questa protesta o, per meglio dire, un confronto, che di fatto non c’è mai stato”.

Al momento la mobilitazione del Circolo Ambiente Ilaria Alpi è sostenuta del WWF Lombardia e dal Crtam (Commissione Tutela Ambiente Montano) del Cai Lombardia. “In questi giorni stiamo contattando altre associazioni e stileremo anche i prossimi passi della nostra mobilitazione – ha detto Fumagalli – ci piacerebbe davvero sederci ad un tavolo con gli enti preposti. Sarebbe bello avere con noi anche la Regione e il Ministero che ha stanziato 3 milioni di euro e ci chiediamo con quale competenza. Siamo disponibili al confronto, vorremmo però fare capire che qui si è ragionato al contrario: di solito prima ci sono le idee progettuali basate su vere necessità, poi i finanziamenti. In questo caso è avvenuto il contrario”.

Patrizia Mazza
Patrizia Mazza, presidente della Comunità Montana Triangolo Lariano

 

Alle critiche e polemiche Comunità Montana ha risposto con fermezza: “Non è nostra intenzione fare alcuno scempio a livello ambientale e paesaggistico – ha sottolineato la Mazza -. Siamo sottoposti a vincoli paesaggistici, i tecnici si stanno occupando della questione e tutto verrà fatto senza arrecare alcun danno. Per quanto riguarda nello specifico l’impianto di innevamento (uno dei punti di massima discussione, ndr), quest’ultimo interesserà solo la parte della pista baby e si attiverà solo in caso di mancanza di neve o per consolidare la base. Per le altre strutture, ribadisco che si lavorerà nel rispetto dei vincoli“.