Asso, Barni, Canzo, Valbrona

Sabato visita dell’Arcivescovo Delpini al Decanato di Asso e alla Vallassina

Lorenzo Colombo 1 Settembre 2017

Asso, Attualità, Barni, Canzo, Valbrona

ASSO – “Grande è l’attesa delle comunità cristiane del decanato vallassinese” recitano all’unisono i parroci della zona, che attendono un gran numero di fedeli nelle brevi tappe dell’Arcivescovo di Milano Mario Delpini nel decanato di Asso durante la giornata di sabato 2.

Di origine varesotta, l’Arcivescovo inizierà a conoscere questi luoghi custodi di millenarie tradizioni cristiane come testimoniano le antiche chiese romaniche presenti sul territorio. Da San Cosma e Damiano a Rezzago a Sant’Alessandro a Lasnigo, fino a San Pietro e Paolo a Barni. L’Arcivescovo, noto per il suo stile comunicativo brillante e ironico e per una grande capacità dialettica, ha scelto di visitare queste parrocchie per entrare nella realtà del territorio e delle comunità di cui è stato nominato pastore.

Un programma intenso quello del neo arcivescovo di Milano: il tour inizierà alle ore 7,30 ad Onno – Oliveto Lario con un momento di preghiera nella Chiesa Parrocchiale di San Pietro Martire. Alle ore 8,15 Delpini è atteso a Valbrona nella Chiesa Parrocchiale dei Santi Apollinare e Materno. Continua il breve viaggio con la tappa delle 9 nella comunità Pastorale Madonna di Campoé a Caglio nell’omonimo Santuario per poi proseguire verso Barni dove è atteso alle ore 9,45 nella Parrocchia di San Pietro e Paolo in cui l’arcivescovo farà tappa nella Chiesa Parrocchiale dell’Annunciata in rappresentanza dell’Unità Pastorale Alta Vallassina. Il programma del prelato prosegue con la Chiesa di San Giovanni Battista ad Asso dove è atteso alle ore 10.30 e terminerà a Canzo con la preghiera delle 11.15 nella Chiesa di Santo Stefano Protomartire.

Il “tour de force” dell’arcivescovo, centoquarantacinquesimo della diocesi milanese, è un modo per conoscere e pregare assieme alle comunità delle quali è appena stato nominato pastore. Giusto il tempo di una decina di rosario e una preghiera comune scritta di suo pugno per l’inizio del suo ministero pastorale che l’arcivescovo leggerà in ognuna delle parrocchie e donerà, poi, a tutti i presenti.