Como

Robot chirurgo poco utilizzato. Gaffuri (Pd) chiede spiegazioni

Lorenzo Colombo 17 Giugno 2014

Attualità, Como, Sanità

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COMO – Il robot Da Vinci, l’apparecchiatura in servizio dal 2010 all’ospedale Sant’Anna di Como e in altri 9 ospedali lombardi, acquistata perché in grado di assistere i chirurghi in delicate operazioni a fegato, pancreas e su tumori ginecologici e urologici, garantendo altissima precisione e minore invasività, è costato 2,66 milioni di euro ma in tre anni è stato utilizzato solo 78 volte.

Il Da Vinci rappresenta l’evoluzione della chirurgia laparoscopica e permette tempi di ripresa del paziente molto più rapidi, riducendo significativamente le complicazioni post operatorie. Del suo sottoutilizzo, almeno al Sant’Anna, ha chiesto conto il consigliere regionale del PD Luca Gaffuri, autore di un’interrogazione in commissione a cui ha risposto l’assessore alla sanità Mario Mantovani. A quanto ha spiegato l’assessore, una parte delle complicazioni sarebbe data dal difficile addestramento dei medici e dal costo delle componenti “di consumo” del macchinario. Una spiegazione che non convince il Pd, che rimarca come si sia molto lontani dall’effettuare i tre interventi al giorno previsti per utilizzare l’apparecchiatura in modo efficiente. “I numeri parlano da sé – commenta Gaffuri – da tre interventi al giorno previsti per portare a regime l’apparecchiatura siamo giunti a 78 interventi in tre anni. Non è pensabile addossare la responsabilità ai medici, evidentemente c’è stata incapacità programmatoria e gestionale, che si nasconde dietro carenze di budget. Nelle prossime settimane verificheremo se lo stesso problema riguardi anche negli altri nove ospedali in cui il Da Vinci è in funzione”.

(fonte Agielle)