
ERBA – Attesa finita per escursionisti e amanti delle passeggiate in Valle Bova: dopo circa 2 anni, sono terminati i lavori di sistemazione della Scala di Ferro che, ripristinata, è ora praticabile.
La vicenda inizia nell’aprile 2018 quando alcuni escursionisti segnalano che la Scala di Ferro, che insieme alla Scala di Legno è parte del sentiero delle Scale nella Riserva Regionale Valle Bova, ha perso il proprio basamento ritrovandosi quindi sospesa nel vuoto. L’Amministrazione comunale, come ente gestore della Riserva, contatta la sede C.A.I. Erba per capire l’entità del danno e come risolverlo, dal momento che la stessa struttura era stata posata negli anni 1979-80 dalla sezione in sostituzione di una esistente che si era ammalorata.
Con buona intenzione e data lo storicità del manufatto, la sezione del C.A.I. Erba prende in carico il lavoro: per assicurarsi contro ogni eventualità di infortunio, la sezione stabilisce di operare nell’ambito delle regole vigenti in modo anche di attivare l’assicurazione C.A.I. predisposta per situazioni di questo tipo e di interpellare alcune Guide Alpine e un ingegnere strutturista per ricevere un supporto nell’individuazione delle procedure di esecuzione.
Dopo un sopralluogo la scala appare in buone condizioni, ma in parte instabile a causa dei pochi ancoraggi che la stabilizzano e della perdita totale della base di partenza. Si pensa, quindi, di ricreare un terrapieno per far appoggiare la scala e di realizzare delle travi per fissarla alla roccia in modo che non oscilli. Con le Guide vengono effettuati i lavori di momentaneo ripristino del basamento e di posizionamento in parete delle piastre che in un secondo momento verranno utilizzate per posizionare i puntoni. Ultimati questi lavori, viene affidata a un fabbro la realizzazione delle piastre, dei puntoni e di tutta la ferramenta collaterale.
Come spiegato dai volontari, complice la posizione poco favorevole della struttura, la predisposizione e la posa dei vari componenti ha richiesto molto tempo, sia in fase di misurazione che di creazione. Per tale ragione, si sono resi necessari molti viaggi per effettuare misure e prove dei prototipi lignei per poi arrivare al pezzo finale. A ciò si aggiunge che sono stati impiegati materiali certificati per la realizzazione delle parti in ferro.
Le operazioni finora elencate si sono svolte per una parte del 2018 e per tutto il 2019. All’inizio del 2020 i lavori arrivano a buon punto, tanto che nel marzo dello stesso anno vengono conclusi.
In questi giorni, per ufficializzare l’apertura e per assolvere completamente al proprio compito, la sede, nella persona dei propri volontari, ha provveduto alla pulizia di uno dei sentieri che conducono alla scala e al posizionamento di cartelli provvisori con i quali si invita a percorrere la scala con attenzione e utilizzando attrezzatura adeguata. Come specificato, i cartelli sono provvisori dal momento che, in base alla legge regionale, si stanno mappando i sentieri per poi rinumerarli.
“Dopo due anni siamo dunque giunti ad una conclusione – ha commentato il presidente della sezione C.A.I. di Erba, Daniele Figini – Qualche cittadino si è lamentato per il tempo impiegato, ma la sezione con le proprio forze ha voluto agire in modo tale da limitare il più possibile i problemi in cui si potrebbe incorrere nel caso si verificassero incidenti. A questo si aggiunge poi che ogni nuova parte della scala è stata realizzata utilizzando materiali certificati, che l’intera struttura risulta certificata da personale preposto e tutte le segnalazioni del caso sono state effettuate”.
“Per tutto questo lavoro devo ringraziare i soci del nostro sodalizio e gli amici crevennesi, che nel loro tempo libero hanno eseguito minuziosamente i lavori di ripristino di un’opera entrata di diretto nella storia e nella tradizione della nostra comunità – ha chiosato Figini – Nel concludere, è importante sottolineare e ricordare che La Scala di Legno e la Scala di Ferro, che si trovano parallele nella Valle Bova, sono da percorrere con attenzione dal momento che, pur sembrando di facile percorribilità, possono nascondere qualche insidia e difficoltà”.
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