“Ricetta elettronica”: la bocciatura dell’Unione dei Medici Italiani

Admin Altreforme 24 Dicembre 2014

Attualità, Sanità

Tag: , , ,

ricetta elettronicaERBA – “La “ricetta elettronica” porta vantaggi a favore dei farmacisti, ma non, al momento, dei medici di famiglia (MMG) e tanto meno degli assistiti”. Questa la posizione diffusa dall’ufficio stampa dell’Unione dei Medici Italiani (UMI).

Ecco cosa non convince i medici.

“Non si deve più usare la “ricetta rossa”, ma si deve comunque stampare un pro-memoria che di fatto è una “ricetta bianca” di modo che si può dire che non siamo pervenuti alla “ricetta dematerializzata”, ma alla “ricetta decolorata” (da rossa a bianca). Ricordiamo che tale procedura è necessaria e utile solo ai farmacisti perché su tale promemoria vanno attaccate le fustelle dei farmaci. A loro vantaggio, con tale operazione i farmaci vengono subito rendicontati. Per il MMG si tratta di un lavoro inutile.

Nella maggioranza dei casi comunque al momento non può essere utilizzata tale ricettazione ma la ricetta rossa per i grossi limiti del sistema informatico della Regione Lombardia (CRS-SISS), al contrario di quanto avviene in altre Regioni (la Lombardia è più indietro, per esempio, della Sicilia).

Il medico non può utilizzare a pieno il proprio collaboratore di studio perché il sistema attualmente non consente correzioni a posteriori e quindi i “pro-memoria” devono essere stampati contestualmente alla ricettazione e ad uno ad uno. Questo vorrà dire che il medico o visita o controlla le ricette compilate dalla segretaria, visto che tale atto spetta solo al MMG con inevitabile ripercussione sull’assistenza.

I MMG non sono stati formati se non con generiche riunioni e diapositive collegiali ma è solo nell’atto singolo che si evidenziano tutti i problemi che sussistono. È vero che Lombardia Informatica fornisce una guida per via informatica della metodica prescrittiva, ma come si può pensare che i MMG in pieno periodo invernale perdano il loro tempo per leggere metodologie completamente estranee alla loro professione e quindi con ulteriore carico di lavoro non clinico?

Non tutte le attrezzature informatiche dei MMG sono idonee al programma della ricetta elettronica e molti MMG saranno costretti ad adeguare e cambiare il computer.

I MMG non solo quindi, al momento, non hanno vantaggi ma perdono più tempo accollandosi costi aggiuntivi non coperti dalla Regione per finalità meramente amministrative.

Allungandosi i tempi di lavoro amministrativo del medico si allungano anche i tempi di attesa degli assistiti.

Da verifiche fatte sul territorio anche i farmacisti hanno vari problemi (connettività) nell’assolvere tale compito con allungamento dei tempi d’attesa dei pazienti nel ricevere il farmaco”.

Questa dunque la conclusione cui giunge l’UMI. “Poiché è il medico che deve redigere le ricette, ci auguriamo che la Regione Lombardia s’impegni maggiormente per superare le difficoltà già da tempo individuate e comunicate, ma non ancora risolte”.