Erba

Riapertura delle attività. La città si rialza: “Ora aspettiamo gli erbesi”

Miryam Colombo 19 Maggio 2020

Attualità, Erba

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ERBA – Dopo 70 giorni, serrande alzate anche nei negozi erbesi: ieri, lunedì 18 maggio, bar, ristoranti, negozi al dettaglio, parrucchieri e centri estetici hanno aperto le porte delle attività pronti ad accogliere i propri clienti. Tanto l’entusiasmo e la voglia di ripartire, anche se non sono mancate preoccupazioni e fatiche.

I primi a riaprire sono stati i bar, seguiti dai ristoranti. Abbandonato (anche se non da tutti) l’asporto, ora i clienti potranno tornare a godere della colazione al banco e del pranzo al tavolo ovviamente nel pieno e assoluto rispetto delle stringenti misure anti-contagio, dalla mascherina prima e dopo la consumazione, alla distanza tra i tavoli e i commensali, alla sanificazione.

Originariamente prevista per il 1° giugno, la riapertura di bar e ristoranti non ha mancato di creare qualche difficoltà ai titolari che in poche ore – l’ufficialità della riapertura è arrivata nel pomeriggio di domenica con un’ordinanza di Regione Lombardia – hanno dovuto riorganizzarsi tanto che, per ora, alcuni hanno preferito mantenere la modalità da asporto o la sola consumazione al banco per prendersi ancora qualche giorno e mettere a punto il servizio ai tavoli.

Un caffè al banco da Sartori

 

Un passo avanti, dunque, verso la normalità anche se la situazione continua a creare qualche fatica: “Il servizio è sicuramente migliorato e l’aver abbandonato l’asporto ci ha permesso di avere maggior praticità anche se, per ora, ci limitiamo al servizio al banco – ha commentato Anna Sartori dell’omonima pasticceria di via Volta -. Detto questo, la situazione non manca di mostrare qualche criticità non solo per quanto riguarda l’attuazione delle misure, ma anche per la gestione del personale: nonostante ci siano arrivate rassicurazioni sia dal vicesindaco che dai rappresentanti di confcommercio che voglio ringraziare, ritengo che aver fatto passare una malattia come infortunio sia la dimostrazione che le scelte operate non siano scelte per l’impresa e credo sia assurdo che a livello legislativo si prendano queste decisioni. È necessario essere vicini al lavoro nella sua totalità, sia dipendente che titolare, perché l’imprenditore dipende dai suoi dipendenti e quindi anch’esso necessita di forme di tutela e sostegno”.

La divisione dei tavoli nella pasticceria Vago

 

Difficoltà e criticità sono state riscontrate anche da Giusy Vago, titolare della pasticceria di Corso XXV Aprile, dove ieri è stato ripristinato il servizio sia al banco che al tavolo: “Da questa mattina (ieri per chi legge, ndr) abbiamo ripreso il servizio, ma stiamo ancora affinando alcuni aspetti – ha precisato -. Per ora abbiamo delimitato gli spazi al banco con alcuni tavoli, ma stiamo valutando di installare divisori in plexiglas, mentre per i posti a sedere abbiamo separato tra loro i tavoli lasciando 1,20 m tra una sedia e l’altra in modo da garantire gli spazi richiesti. Questo ci ha portato inevitabilmente a ridurre drasticamente i posti disponibili. Purtroppo questa situazione ha provato notevolmente le attività perché tante sono le spese a cui siamo dovuti andare incontro”.

In Piazza Mercato, i titolari dei bar “Langolo dei Gaudiosi” e “Come a casa” e della trattoria “Mercato 38” hanno lavorato per un ritorno alla normalità e nel frattempo continuano a portare avanti il progetto di rendere la parte rialzata della piazza un “salottino” all’aria aperta con tavolini e sedie per le consumazioni.

A fare i conti con l’insperata revisione del calendario delle riaperture sono stati poi le botteghe dei parrucchieri e i centri estetici che hanno visto anticipare di due settimane la data della ripartenza. Mentre alcuni negozi rimangono ancora chiusi, altri sono già ripartiti “armati” di termometro, igienizzanti, mascherine e guanti per il personale e il cliente, e pronti a esaurire la lunga lista di prenotazioni.

Le misure di sicurezza adottate nel negozio Mentor Hair Style

 

È il caso del negozio “Mentor Hair Style” nella galleria di Corso XXV aprile dove il titolare Mentor Tafa e il suo staff hanno accolto già da ieri i primi clienti: “Con pazienza e qualche fatica ripartiamo – ha spiegato il titolare -. Ripartiamo con l’entusiasmo e la gioia di ritrovare i nostri clienti che durante l’emergenza e in queste prime ore di riapertura non hanno mai mancato di dimostrarci il proprio sostegno e apprezzamento. L’attenzione verso la sicurezza e la salute del personale e dei clienti viene al primo posto e per questo abbiamo cercato di mettere in atto quanto previsto dalla normativa adottando le misure necessarie. Siamo davvero contenti di rivedere la città riprendersi e rialzarsi a poco a poco”.

Taglio di capelli da Acconciatori Lanza

 

Attenzione verso la sicurezza condivisa anche da Mario Lanza, titolare della bottega Acconciatori Lanza di Piazza Matteotti: “Siamo riusciti ad attivare quanto previsto dai protocolli e notiamo nei nostri clienti un comportamento estremamente rispettoso – ha precisato -. Abbiamo voluto iniziare da subito per soddisfare le esigenze, ma torniamo alla normalità senza forzare la mano perché c’è il rischio che la voglia di ricominciare ci faccia dimenticare gli sforzi finora fatti. Prima la salute, poi il guadagno”.

Le ultime fasi della sanificazione al negozio Ceres di Piazza Matteotti

 

Anche nei negozi di abbigliamento entusiasmo e cautela si sono miscelati tra loro segnando la graduale riapertura delle attività: “Domani (oggi per chi legge, ndr) apriremo ai clienti il negozio dopo aver concluso la sanificazione completa dei locali- ha spiegato William Ceres dell’omonimo negozio di Piazza Matteotti -. Credo sia giusto ripartire in sicurezza e sono fiducioso per il prossimo futuro. Speriamo di recuperare la stazione e che gli erbesi valorizzino il commercio di vicinato”.

Gel disinfettante e spazi delimitati al calzaturificio Kammy di via Dante

 

Una ripartenza, dunque, che ha avuto tutto il sapore del primo giorno di scuola, come ha sottolineato Michele Riva, commerciante e referente erbese di Confcommercio Como: “Abbiamo provato una grande emozione mista a qualche preoccupazione per una situazione che è completamente nuova – ha dichiarato -. Dobbiamo capire come riprendere e come le persone si approcciano a questo nuovo quadro, ma la sensazione complessiva di questo primo giorno è che ci siano molta educazione e rispetto delle direttive. L’attenzione è davvero alta, ma i clienti mostrano anche il piacere di tornare a frequentare i negozi dimostrando, anzi, grande interesse verso l’attività stessa. In molti oggi mi hanno chiesto come fosse andata la giornata, se le persone fossero tornate in negozio”.

“Pur nella grande difficoltà della situazione, l’emergenza ha creato una grande coesione tra gli esercenti della città e vorrei ringraziare Confocommercio per il supporto che mi ha dato in questa fase per mantenere aggiornati i colleghi – ha continuato Riva -. Si è creato un gruppo forte e mi piace sperare che questa nuova fase sia una rinascita che porti a Erba qualcosa di positivo: questa situazione ci ha mostrato come sia fondamentale fare rete tra commercianti per offrire un’offerta ampia e far sì che erba possa diventare un grande centro commerciale all’aria aperta dove i negozianti portino anche all’esterno dei propri negozi l’esperienza normalmente vissuta all’interno. Sarebbe davvero bello se potesse accadere questo”.

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