ERBA – Domenica 5 giugno alle ore 17 nella Sala Porro a Lariofiere si parlerà dei 5 referendum sulla Giustizia.
“Abbiamo organizzato per il comitato del sì questo dibattito sulle ragioni del sì e del no
con la partecipazione del vice presidente del Senato Roberto Calderoli, del presidente e del
segretario della Camera Penale Como Lecco avv. Edoardo Pacia e avv Elisabetta Frigerio e del sostituto procuratore e rappresentante dell’ANM dott. Mariano Fadda” ha spiegato la senatrice Erica Rivolta, vicesindaco di Erba, che modererà l’evento”.
Dal rapporto Eurispes 2022 emerge che il 65,9% dei cittadini non hanno fiducia nel nostro
sistema giudiziario, per il 23% il malfuzionamento è dovuto alla lentezza dei processi, per
I’11,9% è attribuibile all’operato dei magistrati; solo l’8% ritiene che la giustizia in Italia funzioni bene. “Pochi dati che confermano che per la maggior parte degli italiani è necessario un importante cambiamento” commenta Rivolta.
“Il referendum, previsto dall’art. 75 della Costituzione solo come possibilità abrogativa, è lo
strumento che dà voce ai cittadini e che in questo caso può mandare un segnale forte a
Governo, Parlamento e Magistratura. L’indifferenza o la scelta di non partecipare al voto
mortifica e svilisce il referendum, la cui approvazione in altri tempi ha determinato svolte
storiche nella vita sociale, politica ed economica del nostro Paese. Non serve scrivere il
proprio dissenso sui social se poi non si va a votare – dice Rivolta – “Non aiuta certo e anzi impressiona la poca informazione istituzionale su giornali, radio e televisioni. Fa così paura fare esprimere i cittadini sui temi della Giustizia? Non è forse urgente intervenire per eliminare le storture che affliggono il nostro sistema giudiziario e indirettamente la vita degli italiani? Per protesta il Senatore Calderoli e altri parlamentari hanno iniziato lo sciopero della fame per denunciare la mancanza di un’informazione corretta e diffusa riguardo ai quesiti referendari”.
L’ingresso al dibattito sul referendum è libero, obbligatorio indossare la mascherina.