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Recupero di Villa Ceriani, i crevennesi: “Rammaricati e preoccupati”

Miryam Colombo 7 Aprile 2021

Attualità, Erba

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Villa Ceriani a Crevenna

 

ERBA – “Rammarico e preoccupazione: questi sono i sentimenti che animano la nostra Comunità riguardo il presente e il futuro di Villa Ceriani“. Con queste parole i crevennesi hanno espresso il proprio punto di vista in merito ai recenti sviluppi della vicenda relativa al restauro di Villa Ceriani-Bressi, altrimenti nota come Villa San Giuseppe.

Punto di partenza sono le considerazioni emerse durante l’ultimo Consiglio comunale quando l’assessore ai Lavori Pubblici Francesco Vanetti, in risposta a un’interrogazione presentata dal consigliere di minoranza Enrico Ghioni (PD-Liste Civiche di Centrosinistra), ha sottolineato come il Comune al momento non disponga delle risorse necessarie per un recupero completo e funzionale dell’edificio e sia alla ricerca di fonti di finanziamento.

Ed è stata proprio la mancanza di una prospettiva certa a destare le preoccupazioni della frazione: “Villa Ceriani è nel cuore di Crevenna – si legge in una nota -. È quindi naturale che ci stia particolarmente a cuore e che ci faccia male constatarne il progressivo degrado. Ma è comunque un patrimonio dell’intera città di Erba, per il valore storico, il pregio architettonico, la funzione di centro di vita e di socializzazione svolta fino a un recente passato, grazie alla presenza al suo interno di realtà che ne garantivano l’utilizzo e la frequentazione (pensiamo solo alla Biblioteca). I tempi sono mutati, sono emerse altre esigenze, si sono effettuate scelte che andavano in altre direzioni, legittime e comprensibili. Ma così la Villa – e il suo parco -, poco per volta, sono stati abbandonati a loro stessi”.

La mancanza di cura periodica e ordinaria insieme a interventi di tamponamento per ovviare a emergenze temporanee avrebbe poi portato al resto, secondo i crevennesi, compromettendo in via definitiva l’agibilità stessa dell’edificio.

“Comprendiamo la difficoltà di reperire fondi e finanziamenti, ancor più accentuata dall’emergenza sanitaria e socio-economica che, da oltre un anno a questa parte, giustamente sollecita altre priorità – hanno concluso -. Riconosciamo l’impegno dell’assessore ai Lavori Pubblici e Cultura, architetto Francesco Vanetti, con il quale è peraltro in atto da anni una proficua collaborazione per l’allestimento del Presepe meccanizzato. Il nostro è un grido di dolore per l’assenza di progetti concreti di recupero che restituiscano alla Villa la dignità che merita e, al contempo, un appello a non lasciare nulla di intentato per aprire le porte a una sua futura valorizzazione. Il Presepe riporta vita e animazione in Villa Ceriani per due mesi all’anno; ma per gli altri dieci servono, prima ancora dei soldi, nuove idee”.