Erba

Ramadan, il Comune: “Non siamo contrari ma mancano gli spazi idonei”

Caterina Franci 15 Marzo 2023

Attualità, Erba

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ERBA – “Non abbiamo negato all’associazione Assadaka di celebrare il Ramadan ma chiarito loro che in città non ci sono immobili comunali idonei disponibili”. Il Comune di Erba tramite l’avvocato Erminia Gariboldi fa chiarezza sulla questione del Ramadan, precisando che dall’amministrazione non è arrivato nessun diniego sulle celebrazioni del mese sacro.

“Dobbiamo tornare al 9 gennaio quando l’associazione ha fatto pervenire al Comune un’istanza chiedendo immobili comunali per poter osservare il Ramadan. Purtroppo non ne abbiamo di disponibili e nell’incontro che abbiamo avuto a febbraio insieme al vicesindaco Sofia Grippo abbiamo chiarito questa circostanza: Assadaka ci chiedeva le palestre ma purtroppo nel mese richiesto sono già coinvolte in una programmazione delle scuole e delle associazioni sportive, dunque non disponibili”.

Sul permesso rilasciato lo scorso anno dal sindaco Veronica Airoldi l’avvocato Gariboldi ha precisato: “Era stata data la concessione di una deroga di tipo edilizio ma la sede di Assadaka Erba in via Lecco è di fatto un’unità immobiliare attualmente destinata ad ufficio, senza agibilità come sede sociale, perché la richiesta di modificare tale destinazione era stata respinta per la mancanza dei parcheggi prescritti dal Piano urbanistico. Si tratta dunque di un locale non idoneo ad accogliere i fedeli per un mese di preghiera. Una questione chiara anche ai membri dell’associazione, tant’è che a inizio gennaio ci hanno chiesto uno spazio alternativo dove poter celebrare il Ramadan” ha continuato l’avvocato.

La richiesta delll’Associazione di utilizzare spazi del Comune, come spiegato, era stata motivata anche in virtù di un protocollo firmato dalle comunità musulmane con il Governo per il regolamento delle sale dove svolgere le preghiere, in seguito all’emergenza Covid.

“Dopo aver spiegato che non avevamo una sede idonea disponibile in città l’associazione ha fatto ricorso al Tar chiedendo in via d’urgenza una tutela cautelare – ha continuato Gariboldi – l’urgenza è stata dettata dal fatto che il Ramadan comincia il 22 marzo. La risposta del Tar di fatto concede questa tutela rinviando però al 4 di aprile l’udienza in cui si prenderà una decisione in merito, sempre in via cautelare. In questo contesto il Comune dovrà proporre delle soluzioni, che stiamo valutando” ha concluso l’avvocato.

Sul tema è intervenuta anche la vicesindaco Sofia Grippo: “Dispiace che l’associazione abbia trasformato un problema logistico oggettivo in un’indisponibilità del Comune verso le esigenze dei fedeli, rispettiamo il diritto di culto ma a Erba al momento non abbiamo uno spazio dove permettere le celebrazioni del Ramadan in maniera idonea” ha commentato.