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Pusiano. Abbattuta la ex teleferica. Si monitorano i nidi artificiali

Miryam Colombo 23 Maggio 2019

Attualità, Pusiano

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Le fasi di smantellamento in notturna della ex teleferica Holcim a Pusiano

 

PUSIANO – Niente più torretta in calcestruzzo a Pusiano: ieri, mercoledì, si sono concluse con successo le operazioni in notturna per rimuovere il fabbricato della ex teleferica Holcim, sita in prossimità della strada provinciale Como-Lecco.

“Ancora una volta, come tutto il processo fino ad ora, i lavori si sono svolti come da piano approvato da tutti gli enti coinvolti, quindi in accordo con tutti i Comuni e rispettando l’obbligo imposto dalla Soprintendenza Archeologia, belle Arti e Paesaggio che ha chiesto di mantenere alcune strutture come esempio di archeologia industriale – hanno dichiarato da Holcim (Italia) – Siamo soddisfatti di come è stato e viene gestito il piano di dismissione della teleferica, nel completo rispetto di quanto approvato e con una grande attenzione agli aspetti ambientali”.

Le fasi di smantellamento in notturna della ex teleferica Holcim a Pusiano

 

“Pusiano torna ad avere un angolo di verde –aveva dichiarato l’assessore del Comune di Pusiano, Matteo Beretta – Per noi si tratta di un vero traguardo. All’inizio l’azienda sembrava propensa a recuperare l’edificio con fini abitativi, ma l’idea è sfumata e ora potremo liberarci di questa costruzione”.

Una volta terminata definitivamente la dismissione del fabbricato, nei prossimi mesi l’azienda conta di monitorare l’andamento delle attività di riqualificazione in Zsc (zona speciale di conservazione, ndr) terminate lo scorso marzo, nel rispetto delle disposizioni previste per la salvaguardia di quest’area. In particolare, sono stati montati nidi artificiali che ospiteranno rapaci notturni e diurni, chirotteri e micromammiferi. L’obiettivo è il sostegno allo sviluppo della fauna locale.

“In accordo al Piano di Gestione redatto dall’ente Parco nel 2010, che evidenzia tra gli obiettivi specifici la possibilità di garantire la conservazione delle specie faunistiche presenti realmente e potenzialmente nella Zsc, il Bap (Biodiversity Action Plan) proposto da Holcim ha previsto interventi a favore dei gruppi faunistici già presenti ampliando le condizioni favorevoli per far sì che le specie di questi gruppi possano incrementare la loro presenza sul territorio – hanno continuato – Prossimamente, verificheremo l’avvenuta nidificazione da parte della fauna, ma, per ora, abbiamo un esempio di come ciò che è servito all’attività produttiva e ha costituito fonte di ricchezza e benessere in passato si può evolvere e trasformare in un’altra forma, in un diverso elemento funzionale e di valorizzazione per il territorio”.

I nidi artificiali installati sono per la maggior parte costruiti in legno e cemento naturali, garantiscono traspirabilità, resistenza alle intemperie e a fenomeni di marcescenza del materiale biologico introdotto dalla fauna e garantiscono una lunga durata dei materiali nel tempo. Per far sì che siano utilizzati dalla fauna, i rifugi devono essere posizionati ad altezze specifiche, quali quelle raggiunte dai tralicci della ex teleferica. Sulla sommità di questi ultimi sono state montate anche tre piattaforme in metallo per favorire la nidificazione del Nibbio Bruno.