Ponte Lambro

Ponte Lambro: l’investimento sul campo di calcio fa centro

Lorenzo Colombo 18 Ottobre 2013

Attualità, Ponte Lambro

Tag: , , ,

campo calcio

PONTE LAMBRO – Il centro sportivo di Ponte Lambro, affidato in convenzione all’Associazione Sportiva Dilettantistica Pontelambrese del presidente Federico Laiso, richiama numerosi appassionati dello sport più bello del mondo. L’impianto, dalla stagione 2013-2014, è inoltre diventato ufficialmente sede della Scuola Calcio dell’Inter, coinvolgendo oltre 200 ragazzi, che hanno la garanzia di essere seguiti e formati da personale qualificato.

“L’obiettivo – dichiara il presidente Federico Laiso – è impegnarci affinché il centro diventi sempre più un luogo di incontro, di sport e di crescita responsabile per i giovani”.

Il settore giovanile è infatti il cuore del progetto pontelambrese con tanti ragazzini impegnati nelle diverse categorie, affiancato dall’esperienza di allenatori esperti e che saranno la base della futura prima squadra, che attualmente milita nel campionato di promozione.

 

La realizzazione del centro sportivo con manto sintetico di ultima generazione – dichiara il sindaco Andrea Cattaneogarantisce un utilizzo ottimale durante tutto l’anno, questa scelta si sta dimostrando positiva anche grazie alla collaborazione instaurata con l’ASD Pontelambrese del presidente Federico Laiso e con tutti i tecnici che collaborano con lui”.

Il sintetico di Ponte Lambro ospita da quest’anno anche le partite della serie A femminile, l’altra metà del calcio, con la squadra Como 2000 allenata da mister Mario Manzo, con un passato da professionista nel Como e nel Cesena.

La presenza della Como 2000, sta garantendo all’impianto un’ottima visibilità mediatica a livello nazionale vista la presenza delle formazioni della Torres, del Napoli, dell’Inter, del Verona, del Tavagnacco e della Roma.

Il centro ospita inoltre un’altra compagine la Pontelambro011 che milita in terza categoria.

 “Il progetto sportivo pontelambrese – dichiara il Sindaco  Andrea Cattaneo – vuole soprattutto aiutare i ragazzi a condividere insieme un’esperienza, saper soffrire, riconoscere i meriti dell’avversario e naturalmente provare correttamente a vincere le proprie competizioni”.