Ponte Lambro

Ponte: intitolazione della scuola a Roberto Lepetit

Admin Altreforme 3 Aprile 2014

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Conferenza stampa Lepetit Ponte aprile 2014

PONTE LAMBRO – “A Roberto Lepetit: il signore della Resistenza” è il titolo scelto dall’amministrazione pontelambrese per il progetto che riguarda la resistenza. 

Innanzitutto materna e primaria saranno intitolate a Lepetit. La cerimonia è in programma per domenica 27 aprile. Nella stessa giornata, alle 14, sarà anche inaugurata “La valigia di Teo”, dell’artista Enzo Meroni e del fotografo Claudio Galbusera. La mostra rimarrà aperta fino all’11 maggio in sala consiliare nei seguenti orari: sabato, domenica e 1° maggio 16-22, martedì e giovedì 20.30-22.30. Seguiranno due serate (sabato 3 e sabato 10 maggio) con testimonianze e musica e poesia.

Alla realizzazione del progetto hanno contribuito Comune, Alpini, scuola, banda, Auser e laboratorio arte centotredici. Alla conferenza stampa di presentazione erano presenti tutti questi soggetti e anche il nipote di Lepetit, Roberto.

“Abbiamo deciso di dedicare la scuola a Lepetit per ricordare il valore della sua figura di imprenditore e uomo della Resistenza”, ha spiegato il sindaco Andrea Cattaneo.

“L’iter burocratico è in atto – afferma il dirigente scolastico Riccardo Radaelli – Ricevuto l’accordo del collegio docenti e del consiglio d’istituto, nonché la delibera di Giunta, si chiede al provveditore di domandare il nullaosta al prefetto che, con un decreto, ufficializzerà la dedicazione”.

“Noi Alpini collaboriamo con la scuola ormai da 4 anni – ha illustrato Marco Bravi – Questo progetto ben rientra in questa collaborazione e prosegue il tema delle deportazioni”.

La mostra, “La valigia di Teo”, propone sculture, foto, installazioni e performance. I due artisti partono dall’idea che “il concetto di deportazione, se allargato,  può valere anche nella vita di tutti i giorni: quando si fa un torto a qualcuno per esempio”, spiega Galbusera. Meroni aggiunge che alla mostra ci saranno sculture in ferro o creta sulla Shoah. Ma ci sarà anche un’installazione dove le persone saranno attive: potranno farsi fotografare con un numero in posizione frontale, di profilo e 3/4″. Gli alunni delle scuole, prima ancora di visitare la  mostra saranno chiamati a costruire una valigia di cartone da riempire solo con pensieri positivi. Alla mostra la valigia sarà svuotata e diverrà parte dell’installazione mentre i pensieri positivi saranno affissi a una stella di David ricoperta da filo spinato.

“Immagino sia stato un progetto complesso e l’iter per l’intitolazione della scuola impegnativo perciò grazie a tutti – ha chiuso Roberto Lepetit – Bisogna ricordare e dire perchè bisogna ricordare. Quello che è successo alla  mia famiglia è successo a tante altre. Questa triste vicenda ha influenzato la mia vita nonostante io sia arrivato dopo quegli episodi. Credo che per ricordare la Resistenza non servano monumenti ma cose concrete”.