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Pensioni ritardate ai donatori: continua la battaglia dell’Avis

Lorenzo Colombo 2 Ottobre 2013

Attualità, Erba

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donatori avisERBA – Continua l’impegno di Avis per la difesa dei diritti dei donatori di sangue che, secondo la riforma dell’ex ministro Elsa Fornero, vedrebbe costretti gli associati ad andare in pensione più tardi per recuperare i giorni “spesi” per le donazioni.

Della questione, che coinvolge anche oltre 2 mila erbesi (vedi articolo precedente), se ne sta occupando la sezione nazionale dell’associazione che ha ottenuto proprio ieri un risultato di grande importanza.

La situazione è complicata, ma si sta evolvendo grazie alle continue azioni messe in atto da Avis. “E’ giunta la comunicazione del senatore Luciano Pizzetti, firmatario dell’emendamento da noi auspicato e volto a risolvere il tema del mancato riconoscimento delle giornate di donazione nel calcolo pensionistico, con la quale ci informa che la Commissione Affari Costituzionali ha accolto l’emendamento stesso col parere favorevole del Governo”, fanno sapere dalla sede nazionale.

«Come avevamo dichiarato la scorsa settimana – commenta il Presidente di Avis Nazionale, Vincenzo Saturni – la nostra Associazione, d’intesa con le altre principali organizzazioni e federazioni dei donatori di sangue italiane, ha chiesto alle Istituzioni di intervenire in tempi rapidissimi per porre fine a una grave situazione che, penalizzando i donatori dal punto di vista pensionistico, non ne riconosceva il grande valore sociale e umano.  Adesso ci auguriamo che anche la Commissione Bilancio, cui deve passare per un ulteriore vaglio, si esprima favorevolmente. Continueremo a vigilare in tal senso perché la questione possa essere prontamente e definitivamente risolta».