Canzo

Passione, territorio e giovani: rinasce l’Albergo Canzo

Miryam Colombo 5 Dicembre 2020

Attualità, Canzo

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CANZO – L’Albergo Canzo è pronto a rinascere. E riparte proprio dall’amore, dalla passione e dal coraggio di due imprenditori canzesi che, nonostante tutto, hanno deciso di investire sul territorio e sui giovani. Ecco la loro storia.

L’ultimo capitolo dello storico albergo canzese si apre qualche mese fa quando le famiglie Ponti e Paredi, titolari rispettivamente dell’omonima pasticceria e di una attività artigianale di falegnameria, decidono di fondare una società immobiliare, la AlMar E20, per acquisire uno dei luoghi simbolo non solo di Canzo, ma di tutto il Triangolo Lariano.

Cesare Ponti e Enrico Paredi

 

Ad unire Cesare Ponti e Enrico Paredi, i due protagonisti di questa avventura, sono l’affetto incondizionato per il proprio paese e la fiducia illimitata nel futuro e nelle nuove generazioni tanto che il nome stesso della società da loro creata racchiude la parte iniziale dei nomi, Alessandro e Martina, dei due figli ventenni di Ponti e Paredi.

Con queste basi, il gruppo ha firmato negli scorsi giorni l’acquisizione dell’immobile diventandone così proprietario. Un traguardo che rappresenta non solo la nascita di una nuova realtà imprenditoriale, ma anche l’occasione di riscoprire e rilanciare lo storico albergo, chiuso alla fine del 2019: “Con l’acquisto di questo immobile abbiamo acquistato una parte della storia del paese – ha spiegato Cesare Ponti -. L’edificio che ospita la nostra pasticceria, l’Albergo e il Monumento ai Caduti sono un simbolo di Canzo, il punto di ingresso al paese. Quindi, è per noi motivo di grande orgoglio essere parte della storia e della cultura di Canzo”.

Ad aggiungere valore al gesto è il rapporto di amicizia che “da una vita” unisce Ponti e Paredi, entrambi nati e cresciuti a Canzo, dove le loro famiglie vivono da generazioni: “A tutto questo si somma il piacere di fare qualcosa insieme per la nostra comunità – ha continuato Ponti -. Credo sia bello che questo albergo rimanga al paese e venga gestito da qualcuno del paese: rafforza l’identità stessa di Canzo che ha la caratteristica di essere un borgo vivo con attività che credono nel fare rete”.

“Questa è stata per noi un’occasione di creare sinergie, un’unione di intenti – ha aggiunto Enrico Paredi -. Oggi più che mai c’è bisogno di collaborazione perché difficilmente si riesce a fare qualcosa da soli. Non solo per un discorso di risorse oggettive, ma anche per quanto riguarda le idee”.

E sul tavolo di idee per il futuro dell’albergo ce ne sono molte: la Pasticceria Ponti sta valutando di ampliare la propria attività realizzando nuovi spazi dedicati alle colazioni, ai banchetti e agli eventi nel salone e sul terrazzino dell’albergo, mentre la famiglia Paredi vorrebbe potenziare la parte ricettiva sviluppando un concetto di turismo anche di prossimità che possa offrire proposte e soluzioni originali.

“Abbiamo in mente diversi modelli di accoglienza – ha precisato Paredi -. Per la nostra famiglia questa attività rappresenta una grande sfida, ma allo stesso tempo abbiamo il vantaggio di essere “nuovi” nel settore e, quindi, di poter vedere le cose diversamente aprendoci a stimoli e a proposte originali. È un percorso che creeremo insieme, passo dopo passo, con lo scopo di rilanciare la più bella struttura ricettiva da Milano a Bellagio”.

Proprio per questo, la parola d’ordine sarà sicuramente la valorizzazione del territorio e delle sue bellezze naturali, culturali e artistiche: “Crediamo nel nostro territorio che è bellissimo e ci piacerebbe riuscire a farlo conoscere a tutti i turisti e a coloro che frequentano queste zone inserendo nell’offerta di soggiorno anche esperienze concrete di scoperta e conoscenza di questi luoghi. Cercheremo di offrire non solo un servizio, ma anche un’esperienza”, hanno spiegato.

Per raggiungere questi obiettivi, Paredi e Ponti hanno deciso di investire sui giovani con l’intenzione sia di collaborare con scuole e istituti del territorio sia di coinvolgere le nuove generazioni delle due famiglie nella gestione della nuova attività: “Con loro investiamo sul futuro – hanno commentato i due soci -. Come genitori cerchiamo di dare una rotta ai nostri figli lasciando loro fin da subito una certa responsabilità in modo che possano creare il proprio spazio”.

Alessandro Ponti e Martina Paredi

 

Una sfida non indifferente che, però, sembra essere stata accolta con entusiasmo: “Ammiro il coraggio delle nostre famiglie di essersi lanciate in questa impresa in un momento così particolare e delicato – ha spiegato Alessandro Ponti -. È una scelta di controtendenza che testimonia, però, la grande passione per la nostra attività che dura da generazioni. Mi piace molto l’idea di partire da zero e avere un ampio raggio di libertà”.

“Le emozioni che proviamo in questo momento sono tante – ha raccontato Marta Ponti -. Non mancano le preoccupazioni, ma sicuramente a vincere è la voglia di mettersi in gioco, di fare e di fare bene. Credo sia davvero bellissimo che le nostre famiglie abbiano creduto in noi e ci abbiano dato l’occasione di gestire questa attività e di poter dare una certa immagine al paese”.

E proprio per il loro paese questi giovani sono già pronti a mettersi all’opera: “Non mancano i timori di iniziare qualcosa di nuovo, ma allo stesso tempo sono contenta di avere l’occasione di misurarmi in un settore che mi affascina molto per la possibilità di essere a disposizione degli altri entrando in relazione con le persone – ha commentato Martina Paredi -. Allo stesso tempo, credo che sia davvero un’occasione straordinaria per riaprire questa attività che è un simbolo per il nostro paese: vedere di nuovo aperte e illuminate le vetrine dell’albergo darà testimonianza della vita e dell’energia che si respira a Canzo!”.

Si apre così, dunque, il nuovo capitolo dell’Albergo Canzo che, siamo sicuri, non potrà che riservare grandi sorprese!