Erba

Passaggio a livello, sì al sovrappasso. E’ “l’ultimo atto” dell’era Airoldi

Caterina Franci 27 Aprile 2022

Attualità, Erba

Il consiglio comunale del 26 aprile 2022, l’ultimo dell’amministrazione Airoldi

 

ERBA – Alla fine il Consiglio Comunale, l’ultimo dell’attuale amministrazione guidata dal sindaco Veronica Airoldi, ha votato a favore della proposta tecnica preliminare di indirizzo progettuale redatta da Ferrovie Nord Spa per l’eliminazione del passaggio a livello di Corso XXV Aprile, uno dei principali – se non il principale – nodi viabilistici della città. La soluzione progettuale scelta dal comune è stata quella del sovrappasso che, come precisato dal sindaco Airoldi, seguirà lo stesso tracciato indicato nel Pgt e del progetto di sottopasso ipotizzato dall’allora amministrazione Tili. L’approvazione della delibera permetterà di avviare l’iter per la realizzazione dell’opera, che sarà progettata da Ferrovie Nord con la collaborazione del Comune di Erba.

Veronica Airoldi, sindaco di Erba

 

“Sin da quando ci siamo insediati – ha premesso il sindaco – abbiamo avviato una serie di incontri con Ferrovie Nord per capire come risolvere i nodi dei due passaggi a livello di Via Trieste e Corso XXV Aprile. Quest’ultimo in particolare avrà un costo importante, oltre 10 milioni di euro al netto del sottopasso pedonale che dovrà essere realizzato a spese del Comune di Erba e che ha il valore di circa 1 milione e mezzo. Gli incontri per trovare le soluzioni sono proseguiti, tenendo conto del tracciato indicato nel Pgt da 12 anni, ribadito poi nella variante approvata nel 2017. L’amministrazione Tili aveva ipotizzato l’idea del sottopasso ma il problema oggettivo era legato all’importo economico molto elevato e insostenibile dal Comune”.

“Grazie ai nostri rappresentanti in Regione, il Sottosegretario Fabrizio Turba e il Presidente del Consiglio Regionale Alessandro Ferm – ha continuato Airoldi – siamo riusciti ad ottenere l’intero finanziamento dell’opera, 13 milioni e 200 mila euro per l’eliminazione di entrambi i passaggi a livelli”. I soldi come spiegato copriranno la realizzazione dell’infrastruttura che consentirà l’attraversamento della ferrovia ai veicoli (auto, mezzi di soccorso, pullman etc.) mentre il passaggio pedonale, un sottopasso, sarà a carico del Comune: “Con Ferrovie Nord che, ricordo, dovrà fare il progetto tecnico, abbiamo cercato di capire quale fosse la soluzione preferibile tra sottopasso e sovrappasso, considerando che entrambe le soluzioni devono mantenere il tracciato individuato nel Pgt. Il nostro dirigente, l’ingegner Martini ha avuto una serie di interlocuzioni con l’ufficio tecnico di Ferrovie Nord. L’ipotesi progettuale del sovrappasso è preferibile a quella del sottopasso per alcune criticità, tra cui le caratteristiche del tracciato che renderebbero pericolosa la curva da percorrere, la varianza idraulica e, da ultimo, il costo di costruzione: abbiamo calcolato che il sottopasso costerebbe 1,5 milioni in più, soldi che al momento il Comune non ha a disposizione” ha detto Airoldi. “Quello che dobbiamo decidere non è il progetto, che ripeto farà Ferrovie Nord pur in stretta collaborazione con il Comune di Erba, ma la soluzione progettuale. L’alternativa è rinunciare al finanziamento”.

L’argomento, come prevedibile, non poteva che generare un’ampia discussione, culminata, dopo oltre due ore, con voto favorevole alla proposta espresso da tutta la maggioranza. Astenuto il consigliere Anna Proserpio (Erba Primaditutto), contrario il consigliere Doriano Torchio (Democrazia Partecipata) mentre il gruppo di Fratelli d’Italia, i consiglieri Claudio Ghislanzoni e Luisella Ciceri, e il consigliere Paolo Farano (Erba Primaditutto), hanno scelto di non esprimere alcun voto a riguardo della delibera.

Claudio Ghislanzoni e Luisella Ciceri del gruppo Fratelli d’Italia

Proprio la minoranza aveva chiesto di tornare a considerare la sospensione della discussione, già proposta durante le due sedute di commissione dedicate al tema, in mancanza di elementi utili a valutare la proposta. “Riteniamo di non essere sufficientemente informati rispetto al contenuto di questo progetto né alle alternative – le parole di Claudio Ghislanzoni, capogruppo FdI – discutiamo di un’opera fortemente impattante di ben otto metri di altezza, barriere anti rumore e quant’altro, in un’area densamente abitata. Crediamo che una riflessione più sarebbe necessaria. Questa è l’opera più importante da 50 anni a questa parte per la nostra città, vediamo di trovare una soluzione condivisa che non crei risultati più problematici”.

“Stiamo compiendo un atto che sarà l’ultimo e il più definitivo – il commento del consigliere di maggioranza Giorgio Zappa (Forza Italia) intervenuto contro la proposta del ritiro  – abbiamo oltre 13 milioni di risorse per non gravare gli erbesi di quest’onere. Stiamo lavorando con enti che hanno tutte le più alte capacità e competenze e i nostri uffici comunali sono e saranno a disposizione per aiutare Ferrovie Nord nella progettazione, conoscendo bene le caratteristiche della città. Pur comprendendo parte delle perplessità della minoranza, sono estremamente convinto che il nostro ruolo sia quello di prendere le scelte – ha concluso Zappa – e oggi dobbiamo scegliere di risolvere questo problema, è un incarico che abbiamo preso cinque anni fa. I lunghi tempi della Pubblica Amministrazione ci consentono solo oggi di prendere questa scelta, credo che sarebbe da irresponsabili e poco rispettoso nei confronti degli erbesi non farlo”.

Paolo Farano

Fortemente contrario alla sopraelevata il consigliere Paolo Farano (Erba Primaditutto) che ha dichiarato: “Questo progetto, se approvato, condizionerà tutta la città per anni e avrà grosse responsabilità sulle spalle. E’ avvenuto tutto molto frettolosamente, serviva un tavolo di concertazione, magari coinvolgendo anche la cittadinanza”. Farano ha quindi elencato una serie di criticità: “Quando ho visto il progetto della sopraelevata mi sono allarmato: un’opera alta 8 metri che si innalzerà sulle nostre teste con una pendenza del 9%. Nell’attuale ipotesi progettuale il sovrappasso si eleva fino al primo piano del condominio La Meridiana ad una distanza di sei metri, praticamente nulla, senza considerare gli altri condomini con vista libera che si troverebbero davanti l’infrastruttura. Gli appartamenti verrebbero deprezzati e, conseguentemente, pioveranno azioni legali. Non contiamo poi l’impatto ambientale, immane, impossibile da mitigare con gli alberi. Inoltre nella delibera leggo ‘eventuale realizzazione del sottopasso pedonale’, inevitabile chiedermi come si possa anche solo pensare di costruire un sovrappasso senza fare prima un collegamento pedonale. Dividiamo la città in due tronconi? Mi sembra assurdo”.

A rispondere è stato il sindaco Airoldi: “Il sottopasso lo farà il Comune, si tratta di una scelta che non coinvolge Ferrovie Nord. ‘L’eventuale realizzazione’ è riferita da Ferrovie al fatto che se ci fossero stati dei risparmi sarebbero stati utilizzati per la costruzione del sottopasso pedonale ma attualmente il lavoro è previsto sia a carico del Comune di Erba e costerà 1,5 milioni di euro. Non abbiamo mai pensato di dividere la città, il sottopasso ci sarà. Vorrei aggiungere che in cinque anni da sindaco mi sono sempre assunta la responsabilità delle mie scelte e lo faccio anche stasera. Stiamo parlando di un’opera importante, controversa, chiesta da tutti, cittadini, pendolari, lavoratori. E indipendentemente da questo consiglio comunale Ferrovie Nord chiuderà quel passaggio a livello: a noi spetta scegliere una soluzione, non un progetto, lo ribadisco. Il progetto avrà caratteristiche che saranno vagliate da questo Comune, abbiamo anche chiesto di avere il collaudatore dell’opera scelto da noi. Ci sarà il tempo per decidere tutte le caratteristiche che il consigliere Farano ha elencato ma oggi dobbiamo prendere una decisione. Il sottopasso proposto costerebbe 1,5 milioni di euro in più e avrebbe un costo di manutenzione annuale che graverebbe sulla parte corrente del nostro bilancio, quella più delicata, e non abbiamo grande disponibilità. In altre parole, oggi non abbiamo i soldi per coprire la differenza di costo tra le due opere e non li abbiamo nemmeno per il mantenimento”.

Nella discussione è intervento anche il consigliere Doriano Torchio (Democrazia Partecipata) che ha ricordato un altro problema, ovvero la mancanza di un secondo binario: “Si discute di superare questo passaggio a livello ma in tutti questi anni nessuno ha mai pensato di realizzare un secondo binario che permetterebbe di risolvere tanti problemi e di avere una linea ferroviaria più veloce ed efficiente”.

Durante la dichiarazione di voto non sono mancati tentativi di convincimento da parte della maggioranza di votare a favore della delibera: “Sostenetela – ha detto l’on. Eugenio Zoffili, capogruppo della Lega – andiamo a risolvere un problema e, se nei prossimi 5 anni governeremo insieme – ha aggiunto rivolgendosi a FdI e Erba Primaditutto che alle imminenti amministrative correranno compatti col centrodestra a sostegno di Mauro Caprani sindaco – lavoreremo per risolvere tutte le criticità che sono state sollevate stasera”.

Nonostante l’appello, Ghislanzoni (FdI) ha infine annunciato la decisione di non partecipare al voto (lui, Ciceri e Farano hanno finto di uscire dall’aula durante le votazioni): “Stasera si deciderà di dare un’impostazione a questo importante progetto, che, ancorché di indirizzo, sarà un sovrappasso con queste caratteristiche. Rilevo però che di chiaro e soprattutto di consapevole stasera c’è stato ben poco, tra le altre cose non capisco perché non ci sia stata garantita la possibilità di verificare contestualmente al progetto del sovrappasso quello del sottopasso”.

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