SORMANO – La struttura è terminata, in autunno cominceranno gli interventi sulle parti esterne, ma per completare il nuovo complesso astronomico alla Colma di Sormano mancano all’appello 250 mila euro. Soldi che i promotori del progetto sperano di trovare al più presto per poter rendere finalmente operativo il ‘nuovo Osservatorio’, centro di ricerca, istruzione e di divulgazione scientifica. Un progetto ambizioso, volto anche alla valorizzazione del territorio.
Domenica 6 agosto la struttura verrà aperta al pubblico per la prima volta per l’inaugurazione della mostra dedicata a Giovanni Testori, ‘Testoriana in Valassina’: “Sarà occasione di far toccare con mano la bellezza di questi luoghi e di questo progetto – spiega il sindaco Giuseppe Sormani – personalmente ci credo molto, una volta operativo sarà un successo strepitoso”.
Il progetto è stato finanziato al 100% tramite il bando Interreg dell’Unione Europea per oltre 1 milione di euro. “E’ stato presentato nel 2019, ha preso il via nel 2020 ma a causa della pandemia abbiamo perso un anno per l’appalto e l’inizio effettivo dei lavori è stato nel 2021. Nel mentre i prezzi dell’edilizia sono saliti del 30%. L’aumento dei costi ha fatto sì che i soldi stanziati inizialmente non fossero sufficienti, oggi ci troviamo con 250 mila euro mancanti”.
Gli aiuti non sono mancati, come ricordato: “Lo Stato ci ha dato un contributo di circa 100 mila euro attraverso il quale abbiamo realizzato gli impianti elettrici e termici, Regione invece ha stanziato fondi per la sistemazione delle aree esterne. I lavori, in carico alla Comunità Montana, cominceranno a settembre e prevedono la realizzazione della strada di accesso, i giardini e altri interventi” ha fatto sapere Sormani. Nelle scorse settimana è stata anche posata la seconda cupola del planetario. La parte mancante riguarda gli arredi interni, il cui costo stimato si aggira tra i 150 e i 200 mila euro. “Come Comune abbiamo stanziato 50 mila, quello che riuscivamo – ha detto il sindaco – cerchiamo finanziamenti, speriamo di ottenerne per poter completare l’opera”.
Anche il presidente del Gruppo Astrofili Brianza Enrico Colzani si unisce all’appello: “Abbiamo coinvolto Regione, Fondazione Cariplo e Provincia, chiedendo un aiuto, confidiamo in una risposta positiva – spiega – intanto vorrei ringraziare alcune aziende private che ci hanno dato una mano acquistano alcuni arredi tra cui sedie e televisori”.
Il progetto
Il nuovo polo astronomico si articolerà in tre parti: una zona di seminterrato con biblioteca e stanze attrezzabili a dormitori, un’area al piano rialzato con reception, bookshop e open space di 150 mq pensato per congressi e mostre, infine l’osservatorio e il planetario, dotati rispettivamente di una cupola di 5 metri dove troverà posto il telescopio e di una grande cupola del diametro di 8 m.
Nelle intenzioni dei suoi ideatori, il complesso sarà quindi il cuore di un ampio piano di valorizzazione del territorio. Da un lato, infatti, la struttura dovrebbe diventare un centro di ricerca e istruzione per l’astronomia che continui l’attività del Gruppo Astrofili Brianza e di divulgazione della cultura scientifica. Dall’altro, invece, si agirà per costruire una rete di promozione del turismo, un turismo moderno, diverso rispetto a quello tradizionale che spinga i visitatori soprattutto stranieri, ma non solo ad avere un motivo in più per sostare e scoprire il Triangolo Lariano