ERBA – La rassegna del Mese della Pace prosegue con due eventi significativi che offriranno momenti di riflessione e condivisione.
Il primo si terrà sabato 1 febbraio alle ore 21 presso la Chiesa di Santa Maria Nascente, un emozionante Concerto per la Pace, eseguito dall’Orchestra Antonio Vivaldi diretta dal maestro Ernesto Colombo e dalla Corale San Pietro al Monte di Civate, guidata dal maestro del coro Cornelia Dell’Oro, con la partecipazione del soprano Barbara Valsecchi.
Il concerto vedrà l’esecuzione di The Armed Man – A Mass for Peace di Karl Jenkins, una composizione per solisti, coro e orchestra scritta nel 2000 dal celebre autore gallese. L’opera trae ispirazione dalla chanson medievale L’homme armé, il cui tema divenne popolare già nel XIV secolo. I testi, di grande valenza simbolica e letteraria, accompagnano l’ascoltatore in un percorso ideale dalla guerra alla pace.
Attraverso un viaggio musicale ricco di stili differenti, si esploreranno i tratti fondamentali dell’animo umano: il conflitto e il desiderio di pace. Sarà un’occasione preziosa per condividere un momento di elevazione musicale e ribadire il messaggio di Pace per tutta l’umanità.
Solidarietà: Al termine del concerto, verranno raccolte offerte a favore delle vittime dei conflitti in Ucraina e Palestina, con progetti curati dalle Caritas locali.
Mercoledì 5 febbraio alle 21.00 presso la Sala della Comunità di San Maurizio si terrà un dibattito sul tema dell’informazione. La serata sarà dedicata a un’importante riflessione sul tema dell’informazione dal titolo: “Ti racconto il mondo, tra verità e fake news. Il giornalismo in tempo di conflitti.”
Interverranno:
Alfredo Luis Somoza – Giornalista esperto di politica internazionale
Duccio Facchini – Direttore di Altreconomia
Moderatore: Paolo Moretti, giornalista de La Provincia
Durante l’incontro si discuterà delle difficoltà di fare informazione oggi, della necessità di un giornalismo autentico e libero, dei rischi e delle insidie nel mondo dell’informazione contemporanea.
Un’occasione per approfondire il valore di un’informazione veritiera e responsabile in un’epoca segnata da conflitti e disinformazione.