Barni, Magreglio

Magreglio: Il Prefetto sospende la Arrigoni per 2 anni e mezzo

Lorenzo Colombo 5 Luglio 2013

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magreglio comuneMAGREGLIO – E’ stata sospesa dall’incarico di sindaco Giovanna Arrigoni Bolgè, condannata dal Tribunale di Como a 4 anni e 6 mesi per il reato di falso e peculato più interdizione dai pubblici uffici. All’ormai ex sindaco sarebbe infatti riconducibile il buco da 350 mila euro nelle casse del Comune di Barni, dove la donna ha lavorato come dirigente contabile per molti anni.

Il provvedimento, immediatamente esecutivo, è giunto lunedì dal Prefetto di Como e avrà valenza per 18 mesi, con prolungamento di un altro anno. In pratica la Arrigoni non potrà portare a termine il mandato, essendo di fatto fuori dai giochi per 2 anni e mezzo.

Solamente nella serata di ieri, giovedì 4 luglio, la sospensione è approdata tra i banchi del Consiglio Comunale.

A prendere il posto dell’Arrigoni in Comune il suo vice, Paolo Ceruti che insieme alla maggioranza hanno preso atto della sentenza di primo grado e il conseguente allontanamento dal Consiglio della donna.

Durante la seduta, la minoranza ha buttato sul tavolo le proprie dimissioni, chiedendo alla giunta di fare a propria volta un passo indietro.

“Invitiamo tutti i consiglieri onde porre termine a questa situazione incresciosa a dimettersi  (noi della minoranza non esiteremo a unirci a voi ), perchè solo con questo atto si potrà ridare a Magreglio la possibilità di riprendersi  un’immagine pulita dopo anni di oscurantismo – ha dichiarato il Consiglio Alberto Ceruti della lista Servire Magreglio – Abbiamo più volte richiesto con comunicati stampa, mozioni e interventi di procedere a sfiduciare il sindaco perchè indagato onde salvaguardare l’immagine di Magreglio, ma  non avete inteso ragione e ci avete addirittura accusati di stalking, fino ad arrivare da parte del vicesindaco ad inscenare un teatrino con una interrogazione  recitata dai consiglieri Lusian e Manera per ricordare che anche molti anni prima un altro sindaco era stato condannato e nessun consigliere a quei tempi ne aveva chiesto le dimissioni  (confronto quanto mai improprio perchè a differenza della condanna del sindaco attuale quello di allora non venne sospeso ed il reato commesso non era confrontabile ). Inoltre l’interrogazione come al solito era stata preparata per provocare la consigliere Sancassani, che ai tempi faceva parte di quel consiglio e, alla dichiarazione della stessa dovuta per fatto personale perchè accusata, il vicesindaco ha poi sporto denuncia in merito al contenuto della risposta ( vicenda che deve essere ancora sottoposta a giudizio). Ceruti ha poi proseguito con il suo comportamento in un’altra riunione consiliare a inveire contro un cittadino presente in aula consiliare e ha ricevuto una denuncia. Lo riteniamo assolutamente inadatto a portare a termine il mandato, per gli episodi che abbiamo descritto e perchè ha condiviso per 15 anni con il sindaco sospeso ogni decisione e, pur essendo a conoscenza dei fatti, lo ha difeso a spada tratta. Affermiamo con forza la delegittimazione totale a qualsiasi attività di governo locale da parte di Paolo Ceruti”.

La maggioranza non ha dato peso alle richieste di Servire Magreglio e ha preso atto della sentenza, decretando così primo cittadino Paolo Ceruti che, salvo colpi di scena, porterà a termine il mandato.