LURAGO – L’Aler ha presentato l’intervento per la rimozione dell’amianto dalle case popolari di via Fermi. Mercoledì sera, presso la sala consiliare, si è svolta un’assemblea pubblica per illustrare ai residenti i lavori che dovranno essere realizzati. Oltre al sindaco Federico Bassani e alla sua Giunta, erano presenti due incaricati dell’Aler Como: il commissario straordinario Angelo Sala e Stefano Decani, il responsabile del settore manutenzione.
“L’intervento è finanziato ed effettuato interamente da Aler – ha spiegato il sindaco – Mi fa doppiamente piacere che Aler abbia inserito Lurago nel suo piano di manutenzione straordinaria visto che la riqualificazione di quell’area del paese era anche uno dei punti principali della nostra campagna elettorale. Sono infatti per noi temi importanti quelli dell’ambiente e della salute. Si tratta di un intervento da mezzo milione di euro. Un’opera importante, dunque, che mostra come Aler reinvesta il denaro che arriva dalle entrate, cioè dai canoni di affitto”. Peraltro l’intervento di rimozione dell’amianto potrebbe segnare l’inizio di un percorso di riqualificazione più completo della zona di via Fermi. “Mancano opere infrastrutturali, come dossi e marciapiedi, soprattutto per legare la via al centro. I lavori di Aler potrebbero portare quell’onda positiva giusta che avvierà una serie di miglioramenti: la Notte Azzurra itinerante potrebbe avere una tappa anche in via Fermi per esempio”. E poi il sindaco ha fatto capire, pur senza anticipare nulla in concreto, che tra la fine del 2013 e l’inizio del 2014 potrebbero esserci novità per quell’area del paese.
“L’intervento sul tetto si è reso necessario per legge – ha spiegato il geometra Decani – Ora stiamo aspettando l’Asl perciò entro un mesetto i lavori dovrebbero partire: a metà novembre dovremmo installare il cantiere. Ovviamente si cercherà di garantire il minor impatto possibile per gli inquilini e il fastidio sarà ridotto al minimo indispensabile. Si procederà a coppie di scale. Dapprima verranno montate due campate di ponteggi allarmati, poi in 1 o 2 giorni verrà rimosso l’amianto e in un paio di settimane si terminerà l’intervento con l’installazione di una nuova copertura fatta di alluminio. La superficie è ampia perciò ci vorranno circa 5 mesi per completare i lavori”.
L’intervento sulla copertura servirà anche per migliorare l’isolamento delle case di via Fermi e il comfort degli appartamenti sotto al tetto. Anche per questo gli inquilini delle case popolari di Lurago possono dirsi fortunati visto che il loro complesso è stato inserito nel piano triennale delle manutenzioni straordinarie di Aler, data la delicata situazione dell’azienda, che la Regione sta cercando di modificare strutturalmente. “La crisi che stiamo vivendo ha portato a un aumento esponenziale delle richieste di alloggi di edilizia convenzionata – ha spiegato Sala – Nella sola provincia di Como ci sono 2500 domande. Aler attualmente ha 4900 alloggi e accoglie 12 mila persone. Lo scorso anno anche lo Stato ci ha fatto un brutto regalo, trattandoci come una sorta di immobiliare: 1.200.000 euro di Imu. È chiaro quindi che l’azienda, seppur sana, sta attraversando una fase delicata: continueremo con le manutenzioni previste per il triennio e possibilmente con nuove costruzioni. Ma occorre anche una maggior attenzione da parte di coloro che vivono nelle case popolari. La speranza è che gli inquilini le trattino come se fossero proprie. Spesso e volentieri infatti gli appartamenti che rimangono vuoti non sono immediatamente riassegnabili e occorre investirci anche 15 mila euro alla volta”.
La serata, però, è servita anche per far emergere una serie di problemi che queste persone vivono quotidianamente nelle 90 unità abitative di via Fermi. Qualcuno ha lamentato il buio e continui problemi di allagamento. Nella zona c’è anche un terreno di un privato di cui queste persone lamentano la sporcizia: erba alta e bisce. Gli inquilini inoltre hanno chiesto l’esposizione del regolamento sulla porta d’ingresso, nonché un aiuto per gestire internamente le manutenzioni ordinarie (pulizie, taglio dell’erba). Infine i luraghesi si sono lamentati del fatto che la strada sia diventata una sorta di “provinciale” che viene percorsa da tantissime auto e a velocità sostenuta, creando pericolo per gli abitanti.