LURAGO D’ERBA – Cos’hanno da spartire la Casa Bianca e il Comune di Lurago? Gli addobbi stampati in 3D per l’albero di Natale!
“E’ stata una coincidenza – ammette sorridendo il presidente della Commissione Biblioteca, nonchè consigliere comunale, Giovanni Molteni – Il nostro progetto parte da lontano e grazie alla conoscenza del luraghese Andrea Radaelli della Sharebot srl di Nibionno. Con lui abbiamo organizzato una serata, lo scorso 31 ottobre, sul tema del lavoro, che ci ha permesso un excursus dal passato al futuro”. E’ stata quindi l’occasione per presentare una stampante 3D!
“Andrea ha sempre fatto tutt’altro nella vita ma ha coltivato una grande passione per questo tema finchè è riuscito, artigianalmente, da vero “maker”, ad assemblare una stampante di questo tipo e a dare vita a un’azienda giovanissima ma molto promettente”.
La stampa in 3D esisteva già qualche decennio fa, ma aveva costi inavvicinabili. “La svolta è arrivata qualche anno fa – prosegue Molteni, esperto di tecnologia – Ciò è avvenuto grazie a un processore completamente programmabile, che è il cuore della stampante, e al fatto che è stato rilasciato il codice sorgente che serve per programmare questo tipo di macchine. Grazie a questi due passaggi, è stato possibile arrivare ad avere macchine a un costo decisamente mento proibitivo, anche se ancora quantificabile sul migliaio di euro”.
Nata come un progetto da “garage”, l’idea di Radaelli è diventata azienda nel 2012 dopo l’incontro con persone che hanno creduto nel suo progetto. “Noi abbiamo quindi pensato di chiedergli una stampante in comodato d’uso gratuito. Attualmente si trova nella nostra biblioteca e stiamo valutando di acquistarla – spiega Molteni – In queste settimane abbiamo cercato di capire le sue possibilità formative e informative e così abbiamo pensato a un progetto che fosse realizzabile nel breve, a qualcosa che avesse un senso”.
Ecco dunque che la ricorrenza del Natale ha giocato la sua parte. “L’idea è stata quella di realizzare degli addobbi 3D per l’albero di Natale collocato all’ingresso dell’atrio del palazzo comunale. Chiaramente serviva un supporto tecnico perciò abbiamo chiesto aiuto a un architetto, Ileana Vanossi, e così abbiamo realizzato le nostre stelle”. Cliccando qui è possibile vedere un brevissimo filmato della stampante all’opera.
Colte le potenzialità di questo strumento, l’intenzione della Biblioteca e dell’Amministrazione è quella, bilancio permettendo, di fare un investimento al fine di avviare un vero e proprio progetto pilota per il 2015 su digital fabrication e nuove tecnologie.
“Nel 2015 vorremmo lavorare su questa stampante, sul 3D, sul digital fabrication, vorremmo lavorare con i bambini più piccoli e più grandi e con gli adulti – sottolinea Molteni – In realtà siamo già partiti dai più giovani. Infatti, quando i bambini delle scuole elementari sono venuti a visitare la mostra sugli antichi mestieri che abbiamo allestito nelle scorse settimane, li abbiamo portati a conoscere la stampante. Li facevamo salire in Biblioteca e mostravamo loro la stampante all’opera. Come abbiamo già dimostrato in altri ambiti, infatti, come Amministrazione vogliamo investire sul futuro. La stampante 3D ci sembra, quindi, una bella occasione, in prospettiva, per lavorare su questi temi. Riteniamo infatti sia importante farsi promotori di quello che cambia e di un nuovo modo di lavorare”.
L’intenzione di Molteni, se possibile, è anche quella di poter offrire, qualora fosse acquistata, l’accesso alla stampante a chi la sappia usare, chiaramente con l’ausilio di un apposito regolamento, per permettere a tutti di trasformare le proprie idee in realtà.
