Monguzzo

Liberazione, l’Anpi Monguzzo risponde al sindaco sul caso bandiera Rsi

Caterina Franci 18 Aprile 2018

Attualità, Monguzzo

La bandiera Rsi esposta a Monguzzo da un cittadino

MONGUZZO – “Sui giornali degli ultimi giorni leggiamo parole che non vorremmo mai ascoltare da un rappresentante delle Istituzioni che ha giurato sulla Costituzione Italiana, nata dalla lotta di liberazione dal nazifascismo”.

Inizia così la risposta che l’Anpi di Monguzzo ha rivolto al Sindaco Marco Sangiorgio in seguito al caso della bandiera di Salò esposta da un cittadino fuori dalla propria abitazione, scoppiato poche settimane fa. A fronte della segnalazione dell’Osservatorio Democratico sulle nuove destre della Provincia di Como il primo cittadino aveva legittimato la presenza della bandiera, spiegando che era esposta da anni e che in ogni caso non toccava lui pronunciarsi ma alle competenti forze dell’ordine.

Una risposta che non è piaciuta all’Anpi Monguzzo, che a pochi giorni dalla Festa della Liberazione ha voluto replicare al sindaco:

“La libertà individuale non ha nulla a che vedere con l’esposizione di un simbolo fascista, quella bandiera è sinonimo di tortura di deportazione, di sterminio. In un clima di vergognoso e inaccettabile revisionismo storico, ci sentiamo in dovere di ricordare che dall’Italia partirono treni diretti verso i lager nazisti, pieni di uomini, donne e bambini destinati al lavoro coatto, ad abominevoli sperimentazioni e allo sterminio. Quella con l’aquila è la bandiera di chi, prima unì l’Italia alla croce uncinata, e poi caricò i vagoni di quei treni, privando della dignità umana e mandando a morire migliaia di persone innocenti”.

“Inoltre – aggiungono – ci riteniamo profondamente offesi dalle parole del recente articolo apparso sulla stampa locale attraverso il quale il cittadino proclamava, sostenuto dal Sindaco di Monguzzo, di aver tolto la bandiera della Repubblica di Salò per preservare l’incolumità della sua famiglia, dimenticando che noi siamo l’ANPI e non una qualsiasi fantomatica associazione, e i metodi tipici del nazifascismo non fanno parte del nostro modo di operare”.

Ci chiediamo ora, a seguito di questa presa di posizione, con quale coraggio il Sindaco Sangiorgio si presenterà in piazza il 25 aprile a commemorare i partigiani e il sacrifico del cittadino monguzzese Luigi Conti?” chiude la missiva.

Per quanto riguarda i festeggiamenti del 25 aprile, 73esimo anniversario della Liberazione, sono state organizzate diverse iniziative con il patrocinio del Comune di Ponte Lambro.

Si comincerà sabato 21 aprile alle ore 21 con “La Notte della Repubblica”: protagonisti della serata i relatori Saverio Ferrari (Osservatorio Democratico sulle nuove destre) e Marinella Mandelli (Comitato Lombardo Antifascista).

Martedì 24 aprile alle ore 10 in sala consiliare si terrà quindi lo spettacolo teatrale “Il processo” a cura di Simone Savogin con gli alunni della scuola secondaria di primo grado di Ponte Lambro. La recita rappresenterà il processo di Giancarlo Puecher, partigiano.

Infine mercoledì 25 aprile, giorno della Liberazione, la festa in Piazza Puecher. QUI il volantino con tutte le informazioni.

Il 23 aprile presso la sala consiliare del Comune di Erba il Circolo Anpi di Monguzzo organizza la serata “Cosa importa se ci chiamano banditi”, conferenza sulle formazioni partigiane nel Triangolo Lariano a cura del prof. Emilio Galli e il canzoniere popolare della Brianza in Concerto. Vedi qui volantino