MILANO – “Con questo provvedimento la Lombardia mette in campo un importante strumento formativo per i giovani e un sostegno concreto per associazioni e Comuni” – così il Sottosegretario all’Attuazione del programma Alessandro Fermi dopo l’approvazione nella Giunta delle linee guida per l’istituzione della leva civica volontaria regionale.
A seguito della legge varata dal Consiglio Regionale nello scorso mese di dicembre, la Regione ha introdotto nel proprio ordinamento la “leva civica volontaria regionale” per formare le giovani generazioni al lavoro e per sviluppare la loro partecipazione a processi di cittadinanza attiva.
Come definisce la delibera, possono partecipare alla selezione per la Leva civica i giovani che vivono in Lombardia (anche stranieri con permesso di soggiorno, residenti da due anni), con un’età compresa tra i 18 e i 28 anni, che percepiranno lo stesso contributo mensile del Servizio civile nazionale.
“Tra le peculiarità della nuova leva civica c’è la possibilità per gli accreditati all’Albo regionale degli Enti di servizio civile di presentare progetti autofinanziati in qualunque momento dell’anno, che avranno una risposta positiva o meno entro 30 giorni dalla richiesta”, sottolinea Fermi. Il concetto è legato al fatto che chi investe risorse autonome abbia meno ‘limiti’ burocratici nella realizzazione dei progetti. “Inoltre – conclude Fermi – avviare i nostri giovani alla leva civica rappresenta una modalità per inserirli in attività di rilievo sociale, culturale, ambientale, fornendo loro un’opportunità in termini di occupabilità e di acquisizione di percorsi formativi e di certificati attestanti l’attribuzione di competenze”.