MAGREGLIO – Incredulità e amarezza. Queste le reazioni di chi ieri, domenica 3 novembre, ha voluto visitare il museo del ciclismo Madonna del Ghisallo, temendo che fosse per l’ultima volta (vedi articolo).
Un’ottantina le persone che nell’ultimo giorno di apertura prima della pausa invernale hanno voluto manifestare il proprio attaccamento al luogo in cui sono custoditi moltissimi preziosi cimeli del ciclismo.
La mancanza di fondi e la crisi rischiano di far chiudere definitivamente le porte del museo fondato nel 2006. Già uno dei tre dipendenti è stato licenziato e fino ad ora non è stata messa nero su bianco la volontà di riaprire a marzo.
Al Ghisallo, ieri, in molti si sono ritrovati a chiedersi il perchè della chiusura. Tra chi sosteneva che l’intervento delle istituzioni sia necessario per salvare le sorti del museo e chi ha persino lanciato qualche idea per rilanciarlo. “Si potrebbe allestire qualche spazio e creare magari un ristorante o un bar”.
Ma tra i visitatori c’erano anche alcuni speranzosi di poter far ritorno al Ghisallo in primavera: “Credo che qualcuno salverà questo museo, ne sono certo. Tanta bellezza e storia non può essere distrutta”.
L’unica cosa certa è che ieri, domenica 3 novembre, alle 17.30, le porte del museo si sono chiuse con l’incognita di una possibile riapertura a marzo 2014. Sul libro in cui i visitatori solitamente lasciano una dedica, un ultimo pensiero carico di speranza: “In bocca al lupo!!!”.
