Como, Erba

Le piccole imprese in piazza contro il Governo

Admin Altreforme 17 Febbraio 2014

Attualità, Como, Erba

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Rete Impresa ItaliaROMA – Basta al fisco, alla burocrazia, agli ostacoli frapposti dalla macchina statale, all’abusivismo. E’ quanto intendono chiedere a gran voce le migliaia di imprenditori e commercianti che martedì 18 febbraio raggiungeranno Roma per la manifestazione “Senza impresa non c’è Italia: riprendiamoci il futuro” di Rete Imprese Italia. Alla mobilitazione generale aderiscono Confcommercio, Confartigianato, Cna, Confesercenti e Casartigiani.

Attesi 70 mila imprenditori da tutta Italia. Qui è possibile trovare le ragioni della protesta. 

All’iniziativa e alla delegazione comasca, lecchese e lombarda annunciata numerosa a piazza del Popolo va il pensiero del consigliere regionale Daniela Maroni: “Il Governo deve dare una mano, i problemi risiedono in una tassazione divenuta insostenibile, ma anche nelle infinite procedure chieste per avviare e gestire un’attività. Questo vortice di incartamenti, permessi e sigle si traduce in un incremento costante delle spese per chi fa impresa”. Il Consigliere erbese cita qualche esempio pratico: “Non è possibile che l’azienda che già deve smaltire rifiuti speciali debba pagare la Tares. A gravare ci sono tante altri fardelli, dall’antincendio, al primo soccorso, alla medicina del lavoro. Tutte voci che equivalgono a costi – prosegue l’esponente della Civica Maroni Presidente – e mettono in difficoltà in particolare le piccole e piccolissime aziende. Non si possono prevedere identici criteri di tassazione per imprese che contano 2-3 dipendenti e imprese che ne hanno 50 o più. Servono interventi strutturali e immediati, altrimenti il sistema rischia di collassare”.

A Como Confcommercio ha deciso di chiudere per protesta i propri uffici: la sede di via Ballarini 12, il Centro di formazione di via Manzoni e le delegazioni di Erba, Cantù, Menaggio e Mariano Comense si fermeranno per un giorno. Confcommercio Como abbassa simbolicamente la saracinesca per dire basta. La pagina www.facebook.com/confcommerciocomo e il profilo di Twitter saranno il mezzo per raccontare il disagio che le imprese vivono e di cui il Governo deve prendere atto.

Da Lecco partiranno 150 imprenditori in rappresentanza di Confartigianato e Confcommercio. Un’adesione convinta alla manifestazione di protesta e di proposta in programma a Roma per chiedere un cambio di rotta e una svolta in favore dell’impresa, in particolare dell’artigianato e del commercio.

Il presidente di Confartigianato Lecco Daniele Riva ha parlato di momento epocale: “I 70mila imprenditori, facendo una media di 3 addetti per azienda, saranno in piazza per dare voce a 210mila persone che lavorano nelle imprese artigiane e del terziario di mercato. I problemi sul tavolo sono purtroppo sempre gli stessi, ma nel tempo si sono aggravati”. E ha passato in rassegna alcune delle proposte di Rete Imprese Italia riguardanti la revisione del costo del lavoro, le riforme istituzionali, i costi energetici, le semplificazioni, a partire dal Sistema di tracciabilità rifiuti”. Il numero uno di Confcommercio Lecco Peppino Ciresa dal canto suo ha evidenziato: “Non ce la facciamo più. Chi ci governa deve sapere che se non ci prendono sul serio, questa volta non so come finirà! Siamo davvero arrabbiati”. Quindi si è soffermato sulla riforma fiscale, sulle difficoltà di accesso al credito, sul peso della burocrazia. Il direttore di Confartigianato Vittorio Tonini ha ribadito i numeri della presenza lecchese sottolineando come “la decisione di manifestare da parte di centinaia di imprenditori, non certo abituati alle proteste di piazza, rappresenti un segnale significativo dell’esasperazione degli artigiani”. Il direttore di Confcommercio Alberto Riva, infine, ha sottolineato l’importanza dell’azione congiunta a livello nazionale di Rete Imprese Italia, rimarcando come i diversi esecutivi che si sono susseguiti alla guida dell’esecutivo “non abbiamo mai effettuato interventi a favore della impresa, limitandosi solo alle parole”.