ERBA – “Abbiamo un centro invidiato anche da città del circondario. L’oggetto della mozione non ha senso di essere”. Così il sindaco, Marcella Tili, ha risposto all’interrogazione dei Consiglieri Comunali di Michele Spagnuolo, Enrico Ghioni e Teresa Riccobene (PD) ad oggetto: “Centro Sportivo del Lambrone: segnalazione disfunzioni e richiesta chiarimenti” (vedi articolo) discussa nel Consiglio comunale che si è tenuto nella serata di martedì 16 dicembre.
L’interrogazione, ancor prima di giungere in Consiglio, aveva sollevato l’attenzione da parte della Snef, co-gestore del centro sportivo Lambrone che aveva chiarito di come il loro lavoro fosse portato in maniera impeccabile: “si può notare che le condizioni generali denotino uno standard assolutamente elevato in termini di manutenzione e funzionalità, di sicurezza e rispetto delle normative vigenti, nonché di ordine ed igiene – spiegavano i legali della Snef, gli avvocati Massimo Moscheni e Giovanni Carissimi – raggiunto grazie al notevole sforzo profuso, tra l’altro, dalla mia assistita, il cui protocollo operativo prevede interventi di manutenzione e pulizia quotidiani, con particolare attenzione alle zone accessibili al pubblico ed agli utenti” (vedi articolo).
La minoranza ha quindi spostato l’attenzione, durante la seduta consiliare, sulla convenzione poco chiara e confusionaria e, in particolare, si è parlato del ponte sul Lambro, sui costi di realizzazione sostenuti dall’Amministrazione lasciando quindi cadere le precedenti critiche alla gestione del centro.
“La gestione funziona benissimo e io sono molto orgogliosa e soddisfatta della convenzione in essere, una giusta sinergia tra pubblico e privato – ha dichiarato il sindaco Tili – Per quanto riguarda la pulizia abbiamo appena acquistato una apposita macchina e le temperature sono quelle giuste. Non ci sono mai state lamentele e credo che prima di presentare interrogazioni o fare polemiche e sminuire il lavoro degli altri, bisogna documentarsi”.