MOLTENO – Dopo 7 anni dalla chiusura definitiva, la Segalini spa di Molteno ha riaperto i cancelli nella mattinata di giovedì 27 marzo per gli studenti delle classi II B e II C della scuola media del paese. L’industria tessile, alla quale è legata buona parte della vita moltenese del ventesimo secolo, è tornata a vivere per qualche ora grazie ai racconti di chi vi ha lavorato per decenni.
I ricordi pieni di emozioni di Aurelio Gerosa, direttore amministrativo, Francantonio Corti, responsabile dei servizi e della sicurezza, Silvana Monti, Valentino Valsecchi, Valeria Redaelli e Raimondo Villa sono riusciti a ridare vita a un luogo ormai spettrale e in balia del degrado.
“Molteno si svegliava con le sirene della Segalini e andava a dormire con le sirene della Segalini – ha ricordato Francantonio Corti ai ragazzi – Molti vostri conoscenti e familiari hanno lavorato qui per tanti anni. Perciò qui c’è parte anche della vostra storia”. Una storia che non va dimenticata.
Alla visita, resa possibile grazie all’interessamento del sindaco Mauro Proserpio, ha partecipato anche l’architetto Giorgio Isella, il quale ha offerto agli studenti la possibilità di proiettarsi con l’immaginazione nel futuro. “in quest’area (50000 mq, ndr) ci sono edifici che hanno un considerevole valore architettonico. Per esempio, nella centrale termica, che avete visto vuota, io ci vedo una biblioteca. Il mio è solo il parere di un architetto, ma credo che una rifunzionalizzazione di alcuni di questi edifici a destinazione d’uso pubblico sia interessante. Potrebbero diventare luoghi dove la cittadinanza si possa raccogliere per svolgere attività a carattere artistico, ricreativo, culturale…”.
In attesa che si faccia qualcosa in quest’area oggi così desolata, la Segalini sarà il cuore del progetto al quale stanno lavorando la II B e la II C delle medie di Molteno, nell’ambito dell’iniziativa di Italia Nostra denominata “Le pietre e i cittadini”.