ERBA – Un’esperienza iniziata 15 anni fa circa che è diventato un servizio stabile per tutti coloro che desiderano imparare la lingua del paese in cui si sono trasferiti è la Scuola di Italiano per stranieri che la Caritas di Erba organizza e propone, con sede presso la Casa della Gioventù ad Erba
Le lezioni sono tenute da docenti volontari, per lo più ex insegnanti o professionisti, molti dei quali hanno frequentato insieme un corso di formazione specifico all’inizio dell’anno organizzato appositamente per la nostra scuola. Gli studenti affrontano un test iniziale grazie al quale viene determinato il livello di conoscenza della lingua; vengono poi assegnati ad una classe secondo il loro livello (alfabetizzazione, A1 base, A1, A2 e B1); in ogni fascia oraria vengono organizzati 5 o 6 gruppi- classe. Alcuni studenti chiedono di potersi preparare a sostenere l’esame finale presso il CPIA di Cantù o di Como per ottenere il diploma riconosciuto dallo Stato italiano e valido anche per il rinnovo dei documenti di soggiorno. E la nostra scuola cura questa preparazione. Le lezioni sono concentrate in due giorni settimanali, il lunedì e il giovedì, in tre fasce orarie: antimeridiana (9.00-10.30), pomeridiana (14.30-16.00) e serale (21.00-22.30).
Viene offerto anche un servizio di baby-sitting per le donne che portano con sé i loro figli minori di tre anni, durante le lezioni del mattino e del pomeriggio.
“Nei due pomeriggi si svolge, inoltre, un’attività di supporto allo studio per i ragazzi della scuola secondaria inferiore che hanno bisogno di aiuto – spiega Giovanna Marelli – vorremmo, in realtà, potenziare questo servizio, aprendolo a tutti i ragazzi e non solo ai ragazzi stranieri, ma abbiamo bisogno di un maggior numero di volontari, in particolare di giovani volontari, dedicati a questo scopo”.
Gli iscritti alla Scuola di Italiano per l’anno 2023-2024 sono stati più di 350, di una trentina di nazionalità diverse. I volontari impegnati nei diversi settori (segreteria, insegnamento, accompagnamento e baby-sitting) sono più di 60; per loro la ricchezza dell’esperienza, che pur presenta aspetti di complessità, è rappresentata dalla possibilità di contattare e conoscere persone appartenenti a culture e lingue differenti, entrare in relazione con i loro mondi, lasciarsi interrogare dalle loro storie, spesso incredibili e inaspettate. Per gli studenti apprendere la lingua significa poter entrare in una società altrimenti estranea e incomprensibile, potersi esprimere e potersi raccontare è un passaggio autentico di inclusione.
“Perché la Scuola di Italiano possa mantenere la sua presenza e il suo servizio sul nostro territorio siamo sempre alla ricerca di volontari che, accostati al gruppo più “storico”, diano nuove idee e nuova energia ai diversi ambiti e servizi. La Caritas può certificare le ore di volontariato di studenti e offrire opportunità di tirocini formativi accompagnati” conclude Marelli.
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