Inverigo

La pista ciclo-pedonale di Fornacetta invasa dai rovi

Admin Altreforme 21 Ottobre 2015

Attualità, Inverigo

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INVERIGO – La ciclo-pedonale in località Fornacetta è in stato di totale abbandono, quasi inghiottita da rovi e erbacce che da mesi non vengono tagliati.

Se da un lato il Comune si dimostra favorevole all’impiego di mezzi di traporto “green”, quali ad esempio la bicicletta, attraverso la creazione di una vera e proprio eco-stazione presso lo scalo ferroviario di Trenord, dall’altro i ciclisti sono disincentivati a percorrere il territorio comunale, perché le piste a loro dedicati sono quasi impraticabili.

Lo dimostrano le condizioni in cui versa la ciclo-pedonale in località Fornacetta. L’opera ricade sotto la competenza del Parco Valle Lambo, a cui dovrebbe quindi rivolgersi il Comune per chiedere un intervento di manutenzione. Tanto più che già nel 2013 la minoranza Inverigo nuova aveva portato all’attenzione dell’Amministrazione comunale lo stato indecoroso e, soprattutto, la scarsa sicurezza della ciclabile, con rovi incolti che invadono la carreggiata, rischiando non solo di graffiare le gambe dei malcapitati ciclisti, ma anche di incastrarsi in una ruota con pericolo di cadute.

 

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Così il gruppo guidato da Marcello Muretti ha scritto nuovamente al sindaco, Angelo Riboldi, per chiedere un pronto interessamento. “Siamo nuovamente a sollecitare la manutenzione della pista ciclo-pedonale presso località Fornacetta  – ribadisce il capogruppo – Il percorso versa in uno stato di abbandono, con rovi infestanti sul percorso ciclo-pedonale che ne occupano oltre la metà della carreggiata. Dal momento che riteniamo che tale opera sia un’ottima realtà, chiediamo a chi di competenza la realizzazione della manutenzione e il contestuale intervento di pulizia e sfalcio. Facciamo notare che con solo due otre interventi all’anno, ci si troverebbe in una situazione totalmente opposta all’attuale stato di abbandono e degrado. Tanto più che se la situazione continua a progredire in questo senso, si accelera anche il degrado del manto pedonale e delle staccionate”.