PONTE LAMBRO – Immediata la risposta alle accuse dei gruppi di minoranza e ai cittadini che attraverso Facebook stanno esprimendo il proprio parere negativo all’arrivo in paese dell’associazione culturale Intesa, che ha affittato attraverso un privato un’area in via Volta.
“Non sono abituato a rispondere a chi accusa o insulta su fatti/cose distanti dalla realtà, proprio per non dare adito a fraintendimenti ulteriori, ma in questo caso mi sembra necessario una piccola riflessione su quello che sta accadendo in questi giorni – ha voluto chiarire Loris Staglianò, consigliere del gruppo “Insieme per Ponte Lambro – l’ 11 febbraio il sindaco scrive di non avere ricevuto nessuna richiesta formale di apertura di una moschea/luogo di culto ed così è, visto che attualmente nessuno ha intenzione di aprire una moschea a Ponte Lambro. Lo stesso giorno arriva in Comune, all’ufficio protocollo una comunicazione di una associazione, comunicazione che viene presentata al sindaco solo il giorno seguente e cioè il 12 febbraio, ieri”.
Staglianò chiarisce che l’associazione ha semplicemente comunicato l’utilizzo di quel locale per svolgere le attività da loro dichiarate nel loro statuto e cioè attività a scopo sociale.
“Badate bene, ha comunicato, non ha richiesto, di avere una nuova sede legale e operativa in Ponte Lambro, in Via Volta, locale affittato da una agenzia immobiliare dell’erbese – prosegue Staglianò – Quindi tengo a precisare, se non fosse chiaro, che l’Amministrazione Comunale non vuole aprire niente, tanto meno una moschea o luogo di culto e tanto meno può prendere decisioni sulla costituzione di un’associazione o meno”.
Quello che però il Comune sta facendo, conclude il consigliere “è di assicurarsi che tutto venga fatto nel rispetto della normativa vigente e si adopererà per accertarsi che non vengano svolte attività al di fuori di quelle dichiarate. Cosa che facciamo per qualunque associazione per altro. Il Sindaco, giunta comunale o consigliere che sia lavora sempre, e sempre lo farà, non per interessi personali, non per la gloria, ma per chi vive in/il Paese”.
La maggioranza è comunque aperta alle opinioni dei cittadini poichè: “è e sarà sempre il punto di partenza per proporre nuovi servizi o attività”.