ERBA – Gli Artigiani di Crevenna hanno inaugurato la ventesima edizione del presepe meccanico, insieme ad un folto pubblico di parrocchiani e di visitatori. “Era il 2003 quando abbiamo iniziato ad animare il presepe applicando i primi congegni meccanici – ha ricordato Angelo Garofoli – Da allora di anno in anno l’abbiamo arricchito e perfezionato, aggiungendo nuovi quadri scenici, nuovi mestieri, nuove scene di vita della Brianza di primo Novecento. Ora che lo spazio disponibile in Villa Ceriani è totalmente utilizzato, riserviamo il nostro impegno anche ad iniziative all’esterno. Negli anni scorsi la capanna con il violinista che suona dal vivo e la rappresentazione della Natività sul torrente Bova, quest’anno l’omaggio al presepe di San Francesco, sotto il ponte autoportante progettato da Leonardo da Vinci”.
Destinato a congiungere le due sponde del torrente Bova, sopra Crevenna, in prossimità del primo guado e delle scale di ferro e di legno, il ponte nel cortile d’onore di Villa Ceriani dà rifugio alla Natività: c’è la greppia, ci sono il bue e l’asino, come a Greppio, dove la rappresentazione venne poi animata dal bambinello collocato da San Francesco e dai pastori convenuti da tutte le vicine contrade. A Crevenna la scena è completata con le figure di Gesù, Maria e Giuseppe e con quella di San Francesco con accanto il lupo di Gubbio e vicino al cespuglio con molti uccelli ai quali il frate di Assisi predicò, andando verso Piandarca.
Ad approfondire il significato del presepe di Greccio è intervenuto fra Franco Marocchi del convento francescano di Sabbioncello, introdotto da don Ettore Dubini, vicario di Crevenna. Entrambi hanno sottolineato come il ponte realizzato dagli Artigiani del Presepe vuole rappresentare un messaggio di pace, di fraternità, di concordia, di avvicinamento tra culture diverse, un invito – come quello espresso nel giorno di Sant’Ambrogio dall’arcivescovo di Milano Mario Delpini – “a contrastare e superare la paura che si diffonde come un’epidemia, che si diffonde dappertutto e contagia tutte le età e tutti gli ambienti”.
Don Ettore ha affidato a Mario Romano Negri, vice presidente del Cortile dei Gentili (il centro culturale per il dialogo tra credenti e non credenti) parole di ringraziamento, indirizzate al card. Gianfranco Ravasi che per gli Artigiani del Presepe di Crevenna ha scritto un testo, pubblicato nel pieghevole informativo dell’edizione 2023, nel quale partendo dal primo presepe della storia ripercorre 800 anni di tradizione popolare e devozione ricca di spiritualità che continua ancora oggi, “come accade a Crevenna”.
Antonello Marieni dell’associazione La Martesana – invitato da Mauro Colombo che ha condotto l’inaugurazione – ha presentato la Mostra dei Presepi di Carta che quest’anno è dedicata alla figura di Francesco Londonio e ai suoi disegni pastorali, nel terzo centenario della nascita (1723-2023), mentre Tiziano Rizzi, presidente degli Amici di Lilia, ha richiamato gli interventi umanitari realizzati nella zona amazzonica del Brasile, grazie a parte delle offerte lasciate dai visitatori del presepe di Crevenna, con particolare riferimento al Centro Salute Materno-Infantile.
Il forte legame tra la città di Erba e il presepe di Crevenna è stato sottolineato dalla presenza di un folto gruppo di amministratori comunali: il vice sindaco Sofia Grippo, gli assessori Matteo Redaelli, Anna Proserpio e Paolo Farano, che ha preso la parola come assessore alla cultura per rimarcare come nel panorama delle iniziative natalizie il presepe di Crevenna riveste sempre un ruolo di primo piano. Presenti inoltre i consiglieri comunali Giorgio Berna, Alberta Chiesa e Erica Rivolta.
Il presepe si potrà visitare fino a domenica 28 gennaio tutti i giorni, escluso il lunedì, con i seguenti orari: giorni feriali dalle ore 14.00 alle 18.00; giorni festivi dalle ore 10.00 alle 12.00 e dalle ore 14.00 alle18.00. Gruppi anche in mattinata dei giorni feriali su prenotazione al numero 338 2963333.