Como, Erba

In Regione la legge “no slot machine”. Fermi e Maroni e Gaffuri soddisfatti

Lorenzo Colombo 16 Ottobre 2013

Attualità, Como, Erba, Politica

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azzardoMILANO – La lotta contro il gioco d’azzardo patologico ora è legge regionale. Il Consiglio riunitosi ieri a Palazzo Pirelli ha votato a favore della proposta normativa “ Norme per la prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico” presentata dalla IV Commissione Attività Produttive. Un provvedimento storico, che punta a prevenire e gestire al meglio le problematiche delle “azzardopatie”, le patologie che si manifestano quando il gioco diventa una dipendenza.  Una piaga economica, sociale e sanitaria che in Lombardia colpisce migliaia e migliaia di cittadini.  

Daniela Maroni, Consigliere segretario esponente della lista civica Maroni Presidente, membro del Gruppo di lavoro che ha steso il documento, plaude il risultato raggiunto: “Il lavoro svolto dal gruppo, che si è occupato dell’interpretazione di un vero contrasto al gioco d’azzardo patologico, ha tenuto alto il livello del “coraggio” con una coesione politica che impone lo stop ad una piaga sociale. Come spesso e’ accaduto  – ha aggiunto la Maroni tra i banchi del Consiglio –  ancora una volta Regione Lombardia vuole essere apripista e esempio di eccellenza per tutte quelle regioni che vorranno intraprendere la nostra strada”.

Una strada, quella tracciata dalla legge, in cui svolgeranno una parte attiva e importante le amministrazioni locali. “I sindaci avranno la possibilità di avere lo strumento atto a contrastare il fenomeno, potranno emettere sanzioni in merito alle violazioni , destinando le somme raccolte ad iniziative per le famiglie che attraversano un periodo di difficoltà per un proprio famigliare affetto da gap, e per la prevenzione”.

Sempre ai Comuni l’incarico di riconoscere l’impegno degli esercenti che rinunceranno alle macchinette nei loro locali,  e agli incassi derivanti: “I comuni potranno prevedere forme di premialità per il locali “no slot” che potranno essere contrassegnati da un simbolo che li distinguerà per aver scelto di non installare le apparecchiature per il gioco d’azzardo lecito”.

Durante la discussione  in aula, è intervenuto anche il Consigliere regionale comasco del Popolo della Libertà-Forza Italia, Alessandro Fermi che commentando positivamente i contenuti di questo provvedimento ha aggiunto:  “Credo che il potere più forte da vincere su questo argomento sia quello dello Stato, il fatto che non siano pervenute risposte su questa tematica è la dimostrazione di come lo Stato italiano sia da  tempo latitante. Dal 1997 ad oggi, non a caso, dobbiamo registrare tutta una serie d’interventi che vanno nella direzione di rendere sempre più facile e accessibile il gioco d’azzardo per qualsiasi cittadino, anche da casa propria”

Fermi ha messo in luce come gli effetti preventivi ed educativi siano quelli di maggiore valenza della legge ‘no slot machine’:  “Oggi giocare nel nostro Paese è diventato davvero troppo facile. La vera sfida è quindi nel campo della prevenzione. Questa partita, così come quella dell’educazione civica, sono le vere sfide da vincere insieme. Noi stiamo parlando di una droga a tutti gli effetti. Questa legge perciò è caratterizzata da una serie di passaggi interessanti per porre un argine concreto ad un fenomeno così dilagante. Sono convinto che chi non ha ancora installato apparecchiature da gioco nei propri locali,  debba essere maggiormente tenuto in considerazione. Senza dubbio – ha proseguito  Fermi –  se è corretto inserire degli incentivi a favore di chi disinstalla le macchinette, sarebbe assolutamente etico e moralmente corretto, premiare con un effettivo beneficio economico chi non è mai caduto in tentazione sino ad ora malgrado la crisi economica di questo periodo. Mi fa quindi  molto piacere che questa mia sottolineatura  sia stata inserita nell’ordine del giorno approvato insieme alla legge” .

Soddisfazione anche da parte del consigliere del Pd Luca Gaffuri: “La Lombardia è la regione italiana con il maggior numero di giocatori d’azzardo patologico e Como è al secondo posto nella classifica delle province per spesa pro capite. Il sistema normativo attuale non appare sufficiente a governare una situazione che sta peggiorando anche a causa della crisi – ha detto il consigliere Luca Gaffuri – Il Pd ha per primo depositato il progetto di legge norme per il contrasto del gioco patologico, poi, in questa legislatura, è stato possibile creare un terreno condiviso e si è arrivati, per il bene dei cittadini, alla costruzione di questo disegno di legge che certamente ci fa fare passi avanti nella lotta alle ludopatie, anche se questo non è ancora sufficiente. Al nostro progetto di legge sarà necessario che si aggiunga una componente socioculturale forte e che, anche a livello nazionale, questo nostro percorso sia accettato e sviluppato”.

Per il consigliere Pd è necessario dunque, per far fronte all’emergenza sociale, lavorare parallelamente a quanto viene fatto in Parlamento: le ludopatie sono entrate dal 2012, con il decreto Balduzzi, nei livelli essenziali di assistenza, come le altre dipendenze.

Su iniziativa Pd è stato poi approvato un ordine del giorno condiviso che impegna la Giunta a destinare l’eventuale saldo positivo del bilancio dell’andamento delle maggiori entrate e dei minori introiti IRAP legati alla disinstallazione e istallazione degli apparecchi da gioco, alle attività di prevenzione, contrasto e trattamento della dipendenza dal gioco d’azzardo patologico.