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Il territorio ringrazia il maresciallo Mario Evangelista

Admin Altreforme 29 Novembre 2014

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Mario Evangelista Lurago novembre 2014 (2)

LURAGO D’ERBA – E’ arrivato il momento della pensione per il maresciallo Mario Evangelista, ex luogotenente della Caserma dei Carabinieri di Lurago. Nella serata di ieri, venerdì 28 novembre, i sindaci di Lurago, Anzano, Inverigo, Lambrugo e Monguzzo lo hanno ringraziato ufficialmente prima del Consiglio comunale. Si aggiunge anche il saluto dei comuni di Merone e Orsenigo, assenti alla serata per motivi istituzionali.

“Questa sera salutiamo e ringraziamo il maresciallo Evangelista e diamo il benvenuto al maresciallo Mastroianni che prende la guida della nostra Caserma. La serata è stata voluta da noi sindaci – ha spiegato il primo cittadino di Lurago, Federico Bassani – per un saluto istituzionale a una figura di riferimento per la tutela e la sicurezza, impegnata nel sociale e che non ha mai fatto mancare il proprio contributo alle realtà dei nostri paesi, avvicinando i Carabinieri alla gente”.

Mario Evangelista Lurago novembre 2014 (3)

Presente alla serata anche il nuovo capitano della Compagnia di Cantù, Gabriele Lo Conte. “Vi ringrazio per aver organizzato questa serata che è un’occasione per noi Carabinieri per incontrarci e staccare dal trantran di tutti i giorni. Ho avuto modo di conoscere il cavalier maresciallo Evangelista solo per due mesi, ma sento l’affetto, la stima e la professionalità che ha trasmesso ai suoi collaboratori. Il nostro è un lavoro che ci assorbe completamente, non è un ruolo facile, a volte passano in secondo piano gli affetti famigliari per dedicarsi al lavoro. Ringrazio quindi il maresciallo Evangelista per i due mesi in cui abbiamo lavorato insieme, ma anche per la sua lunga carriera nell’Arma, contrassegnata da integrità di valori e comportamenti“.

Ha rivolto il suo saluto e ringraziamento anche il parroco di Lurago e Lambrugo, don Carlo Leo. “Rinnovo la gratitudine della comunità cristiana che sono chiamato a servire al maresciallo Evangelista. Oltre alla sua professionalità, sentiamo il bene che vuole al paese, il suo calore umano e la sua volontà di spendersi per la comunità. Grazie per il bene che ci ha voluto“.

La cerimonia si è conclusa con la consegna di una targa ricordo data dal sindaco Bassani a nome di tutti i colleghi. Il maresciallo Evangelista, a sua volta, ha consegnato a ciascuno dei sindaci presenti la sua ultima creazione, un quadro dedicato alla fascia tricolore.

Mario Evangelista Lurago novembre 2014 (7)

E proprio alla pittura, la sua grande passione, riserverà ora il suo tempo, così come alla famiglia. Ed è alla moglie Manuela e alle figlie Francesca di 37 anni e Virginia di 19 che rivolge il suo unico pensiero: “Dico grazie alla mia famiglia che mi è sempre stata accanto, ha fatto sacrifici e ha sofferto con me“. Il maresciallo, avrà ora il tempo anche per le nipotine Amelie e Charlotte.

Evangelista è originario di Borrello, un piccolissimo paese in provincia di Chieti. Da lì è partito nel ’69 per andare a Torino come Carabiniere ausiliario. “Da Torino sono poi andato a Velletri nel Nucleo Comando – ricorda – E lì ho svolto il primo anno di scuola come allievo maresciallo. Il secondo l’ho fatto a Firenze, dove, nel ’73, ho concluso con il grado di Brigadiere. Poi sono andato in Sicilia, dapprima a Palermo dove, al lido delle femmine, ho conosciuto mia moglie. Fino al ’76 ho comandato una squadriglia in una zona mafiosa”.

Nel luglio del ’76 Evangelista è tornato al nord, a Cantù, nella Radiomobile. Si è sposato ed è andato a vivere a Lambrugo per qualche anno.

“Poi sono stato chiamato a Nesso che, dopo qualche mese, ha chiuso. Siamo quindi stati spostati a Pognana Lario, finché, nel marzo del ’90, sono diventato comandante a Lurago”.

L’8 novembre, il giorno del suo 65° compleanno, il maresciallo ha lasciato il lavoro per raggiunti limiti di età, dopo 45 anni di servizio. “Ho un passato fatto di furti, rapine, incidenti – chiude – Non ci sono ricordi più forti, ma quando passo davanti ai luoghi in cui è successo qualcosa subito mi ricordo i tanti episodi accaduti”. In tutti questi anni il maresciallo non si è certo potuto annoiare. “C’era sempre qualcosa di nuovo e di diverso. Ora manca quella vita, persino il mio cane si ferma ancora davanti alla porta della caserma. Resterò comunque in paese e continuerò a dedicarmici”.