Longone al Segrino

Il lido del Segrino compie dieci anni: meta per famiglie e sportivi

Lorenzo Colombo 8 Luglio 2014

Attualità, Longone al Segrino

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lido segrinoLONGONE – Il Lido del Segrino compie 10 anni di attività. Meta di un turismo green, il Lido è di proprietà dell’ente pubblico sovracomunale Parco Lago del Segrino ed è stato progettato dall’architetto erbese Castelletti. Realizzato nel 2004 dà la possibilità di trascorrere giornate all’insegna del relax nel mezzo della natura. 

Il Lido del Segrino ha tutti i comfort di una piscina ma si trova immersa in un paradiso naturalistico. A pochi chilometri da Como, tra la Monza e Lecco, il Lido Aquilegia vanta turisti che arrivano da tutta la Lombardia per godersi le sue bellezze naturalistiche. E per festeggiare con gli amatori, ha creato particolari attrazioni di relax e sport.

Grazie alla sua bellezza il Lago del Segrino ha ispirato molti fra scrittori e poeti. Iniziò Stendhal nelle pagine del suo “Giornale di viaggio” ad esserne estasiato, anche se la sua passione, come è noto, si riversava ben oltre le sponde di questo minuscolo laghetto invadendo tutta la Brianza. Ippolito Nievo vi ambientò invece, nel 1855, una fosca novella dal poco lieto titolo di La pazza del Segrino, e Fogazzaro parte da Malombra. Carlo Emilio Gadda, nelle sue fantageografie brianzole, chiamò “Seegrun” questa mite bacinella” stretta fra le prime increspature del Triangolo lariano.

Oggi i ciclisti che salgono al Ghisallo passano accanto al Segrino disdegnando la piacevole pista ciclabile, fatta per chi non ha ambizioni da campione del pedale, che ne circoscrive tutto il perimetro.

Buona allora per le famiglie, i birdwatcher, per chi fa jogging o per chi ama semplicemente camminare a contatto con la natura. Tutto il lago, con il versante nord del vicino Monte Cornizzolo, è protetto come un parco naturale. Questa decisione, avvenuta nel 1984, ha condotto al risanamento delle sue acque (in questo senso è uno dei pochissimi laghi balenabili della regione) e alla valorizzazione delle potenzialità ricreative.

Una parte della sponda occidentale è occupata da un folto canneto: vi si nascondono la cannaiola e il cannareccione, specie nidificanti. La ninfea bianca, che appare fra le foglie galleggianti sull’acqua, è stata presa a simbolo del parco. La fauna del Segrino annovera molti anfibi – far cui il rospo comune, abituato a primavera a trasmigrare nel lago per la riproduzione – e un notevole patrimonio ittico (pesce persico, luccio, carpa, tinca, ecc…).