
ERBA – Una proposta di adozione dell’esemplare monumentale di cedro radicato nel Parco Comunale di Villa Majnoni: questa la richiesta recentemente presentata al Comune di Erba.
Un’idea del gruppo di professionisti, da anni impegnati nella valorizzazione e manutenzione degli alberi al fine della loro conservazione. A spiegare l’iniziativa è Andrea Borrone, titolare di Salus Arboris: “Il cedro in questione è una delle piante più importanti della città, sicuramente la più grande del Parco Majnoni. Un sopralluogo effettuato di recente ha rilevato la necessità di compiere alcuni interventi prioritari tra cui la rimonda delle ramificazioni secche, al fine di prevenirne la rottura e la caduta, e l’installazione di cavi di consolidamento”.
“Tra i nostri scopi – ha proseguito Borrone – c’è quello di sensibilizzare le Amministrazioni pubbliche, le aziende e i cittadini sull’importanza degli alberi in città e soprattutto sulle corrette tecniche di salvaguardia: per questo motivo proponiamo l’adozione gratuita degli alberi monumentali, in questo caso specifico al Comune di Erba”.
L’adozione come spiegato avrà una durata di 3 anni, durante i quali l’ente dovrà eseguire gli interventi di messa in sicurezza, la valutazione di stabilità e una serie di analisi sulle condizioni vegetative e fitostatiche, per programmare ulteriori interventi. Accanto alla manutenzione vi è poi la proposta di avviare una serie di attività formative e didattiche rivolte soprattutto alle scuole.
La richiesta è stata inviata agli uffici comunali competenti lo scorso 16 ottobre e protocollata il 24. Per ora però da Palazzo Majnoni non è arrivata ancora nessuna risposta: “Abbiamo comunque ritenuto di avanzare la nostra proposta al Comune, al quale non chiediamo soldi. L’adozione è gratuita e l’importanza di questo gesto per la cura del verde urbano è certamente significativa per noi e per la città” ha concluso Borrone.
La proposta di adozione è stata firmata da Andrea Borrone, Andrea Pellegatta, Vittorio Sangiorgio, Massimo Brambilla, Marco Vecchietti, Luca Prina, Marco Rossini, Simone Cugnaschi e Alessandro Galli.