LONGONE AL SEGRINO – Un dolce per il Papa e il cui ricavato è devoluto in beneficenza. Un importante progetto, quello ideato da Michele Roda, dell’omonima pasticceria del paese, che ha già permesso di raccogliere e donare 5 mila euro a favore della popolazione della Siria.
“L’idea di creare un dolce dedicato a Papa Francesco è nata quando lo ho sentito parlare ad Assisi, nel 2013. In quella occasione aveva esortato i cristiani a non dimenticare le sofferenze della popolazione della Siria – racconta Michele Roda, titolare dell’omonima pasticceria del paese – così ho deciso di fare qualcosa per questa causa”.
Da allora quindi la pasticceria Roda sforna un delizioso dolce, farcito con mele candite. “Per ogni confezione venduta destiniamo un euro al progetto“.
Ogni mese il professionista dei dolci effettua un bonifico a “Magis – gesuiti per l’emergenza in Siria” e a due anni dall’avvio dell’iniziativa la cifra raccolta è soddisfacente: 5 mila euro.
Roda, nel 2014, aveva spedito il suo speciale dolce dedicato al pontefice e, con grande felicità, aveva ricevuto una lettera di ringraziamento dalla Segreteria pontificia con tanto di invito a partecipare a un’udienza papale in piazza San Pietro.
“Il 5 marzo dello scorso anno siamo andati a Roma e abbiamo assistito all’udienza generale – spiega Michele – Lo stesso giorno, a pranzo il Papa ha assaggiato il mio dolce”. Un’emozione grande e ora, la speranza, è quella di riuscire ad assistere alla messa in Santa Marta del Papa: “Abbiamo deciso dall’anno scorso che ogni anno chiuderemo l’attività un giorno per andare a Roma dal Papa, l’anno scorso è stato emozionante. Questo Papa è incredibile, di una umanità sorprendente”.
Ma da dove è nata l’idea del dolce che ha preparato in onore del Papa? “Ho subito pensato a una cosa semplice, come è lui, ma allo stesso tempo delizioso. L’impasto è arricchito con delle mele candite perchè gli argentini, da tradizione, offrono ai loro ospiti proprio questo frutto“.
Il progetto quindi continua e non si ferma: “Questo è il nostro contributo agli sforzi del Santo padre e il nostro modo di aiutare il prossimo”.
