Idroelettrico, Turba: “Più soldi per la Provincia e più controllo dei livelli del Lago”

Caterina Franci 17 Febbraio 2019

Attualità

Il sottosegretario Turba

MILANO – La conversione in legge del DL Semplificazione 2018 ha portato all’approvazione di un’importante modifica al quadro normativo nazionale regolante le grandi derivazioni idroelettriche. Con 70 grandi derivazioni per circa 1200 MW di potenza nominale concessa e 600 piccole derivazioni per circa 250 MW di potenza concessa la Lombardia è il primo produttore nazionale di energia idroelettrica, da sola concorre ad oltre il 25% della produzione nazionale.

Le procedure di ri-assegnazione, alla scadenza delle concessioni, saranno effettuate dalla Regioni e le dighe, i canali e le condotte forzate passeranno gratuitamente in loro proprietà. Inoltre, è prevista la possibilità di partenariato tra pubblico (Amministrazioni regionali e Enti Locali) e privato, al fine di ottenere un equilibrio tra le esigenze dei territori (es. livello del lago) e ricavi derivanti dalla vendita di energia.

“Ci sono grandi novità per la provincia di Como ed in generale per tutta la Lombardia – ha dichiarato Fabrizio Turba, Sottosegretario alla Presidenza di Regione Lombardia – sono segnali che rendono merito al nostro lavoro. Questa nuovo sistema consentirà anche di porre particolare riguardo alla situazione dei livelli del Lago di Como”.

Le novità più rilevanti della nuova disciplina per le Regioni e gli Enti Locali interessati dalla presenza degli impianto sono le seguenti:

– Il canone delle GD sarà composto da una parte “fissa” legata alla Potenza Nominale di Concessione e una parte “variabile” calcolata come percentuale dei ricavi della vendita dell’energia elettrica.

– Il canone sarà destinato per almeno il 60% alle province ed alle città metropolitane il cui territorio è interessato dalla presenza degli impianti.

Una prima stima basata sulla sola parte fissa per la provincia di Como è di 254.282,48€ e l’importo sarà destinato alla provincia e a Regione Lombardia, mentre il canone aggiuntivo di 282.447,00€ dovrà essere versato entro il 2023 alla Provincia e alla Regione, ci sarà inoltre una cessione di energia elettrica gratuita da parte dei produttori alla nostra Provincia.

“Si pensi che grazie a questa norma la Provincia di Como potrà avere l’equivalente di circa 370 mila € per l’energia elettrica – ha continuato Turba – una bella cifra che consentirà di illuminare scuole e strade a costo zero. L’importante risultato ottenuto consentirà di portare risorse ai territori impegnati nella produzione di energia – ha concluso – questo è un significativo passo verso una sempre maggiore autonomia per le nostre terre”.