Caslino d'Erba

I presepi dei rioni in mostra per le vie di Caslino

Lorenzo Colombo 18 Dicembre 2015

Attualità, Caslino d'Erba

presepi caslino d'erba (5)

 

CASLINO Fino a domenica 10 gennaio 2016 a Caslino d’Erba è possibile ammirare i presepi realizzati in occasione di “Presepe Nostro”, il concorso rivolto agli abitanti dei diversi rioni del paese, che sono stati invitati ad allestire un presepe secondo la loro ispirazione creativa e la loro libera interpretazione dell’evento.

Acquasanta, Madonna della Neve, Piazza, San Calocero/Cascina Bianca e Cascinetta sono i cinque rioni che hanno partecipato con entusiasmo al concorso, giunto alla 17° edizione, indetto dalla Fondazione Gennari con la collaborazione della Biblioteca Comunale “Luigi Gennari” e con il patrocinio del Comune di Caslino d’Erba.

In ciascun rione è stato allestito il frutto del lavoro collettivo del quartiere, che ha cercato di ricreare l’atmosfera del Natale, ricca di emozioni personali e sensazioni condivise. Ogni singolo presepe è originale per il materiale utilizzato, la dimensione complessiva, il messaggio trasmesso e la collocazione prescelta, ma tutti sono esposti all’aperto, in zone ben visibili da chiunque li desideri ammirare, girando tra le corti e le viuzze del paese.

È consigliato visitare i cinque presepi di Caslino d’Erba dopo il tramonto, per poterne godere al meglio l’atmosfera.

Quella di “Presepe Nostro” è una tradizione ormai piacevolmente consolidata tra i caslinesi che, da anni, con la voglia di stare e fare insieme, creano con impegno e fantasia piccoli capolavori, dove la manualità è protagonista assoluta. Il regolamento del concorso prevede, infatti, che tutto sia fatto a mano, dalla capanna alle statue, dall’ambientazione ai decori, senza dimenticare il pensiero, tanto semplice quanto universale, “Pace in terra agli uomini di buona volontà”, scritto sulla capanna del presepe voluto da Francesco d’Assisi che, nel 1223 sul colle di Greggio, in provincia di Rieti, rappresentò la natività con personaggi viventi istituendo così la Sacra rappresentazione del Presepe.

La cerimonia di premiazione dell’edizione 2015 del concorso “Presepe Nostro” si terrà sabato 9 gennaio 2016 alle 17.30 presso il Centro Polifunzionale “La Court” in Piazza Invernizzi a Caslino d’Erba. Tenendo in considerazione diversi parametri di giudizio (ambientazione, scenografia, originalità, equilibrio tra innovazione e tradizione, originalità dei materiali, accuratezza ed effetto estetico complessivo), una giuria consegnerà al rione che meglio si è distinto con la sua creazione la scultura “Il Dono”, opera dell’artista non vedente Luigi Turati e simbolo della Fondazione Gennari. A suo insindacabile giudizio, la giuria assegnerà inoltre un Premio speciale a chi avrà realizzato il più originale e creativo manufatto o illustrazione o testo a corredo/commento del presepe.

Nell’occasione saranno inoltre premiati gli studenti di Caslino d’Erba laureati nell’anno accademico 2014-2015, e i diplomati con il massimo dei voti della scuola di primo grado (già scuola media) e della scuola di secondo grado (già scuola superiore).

Qui i presepi nel dettaglio.

 

PRESEPE NOSTRO_rione ACQUASANTA

 

Rione Acquasanta.

Questo presepe è stato realizzato con l’utilizzo di differenti tipi di legno provenienti dai boschi caslinesi. La Natività, creata attraverso l’incisione su legno di nocciolo, è stata scolpita interamente a mano e in maniera minuziosa.

Elementi dettagliati costellano il prezioso presepe: due ante in legno, poste ai lati, richiamano la tradizione e il sapore rustico che caratterizza Caslino: a sinistra, il Santuario di San Calocero e, a destra, i boschi. Inevitabilmente l’occhio si concentra sul fulcro del presepe: la tradizionale grotta con la Natività.

Un presepe fatto di elementi semplici, in quanto naturali, al fine di richiamare la “povertà” nella sua bellezza.

 

PRESEPE NOSTRO_rione CASCINETTA

 

Rione Cascinetta

L’Albero della Vita ha un significato simbolico altissimo in tutte le religioni. È, infatti, l’immagine della Natura Primigenia, la grande forza da cui è scaturito il tutto, e simboleggia il legame fra il cielo e la terra.
Anche in occasione di Expo 2015, l’Albero della Vita è stato utilizzato a simbolo di centralità, attorno al quale si sono sviluppati i sei mesi dell’esposizione universale.
In questo presepe, ispirato a Expo 2015, la natività è posta sotto l’Albero della Vita, per mettere in luce come il Natale non sia altro che la Festa della Vita, in cui rifiorisce la speranza di un mondo migliore, dove la cooperazione tra i popoli ha come finalità la valorizzazione della propria cultura e delle proprie risorse umane, culturali e ambientali.

 

PRESEPE NOSTRO_rione LA PIAZZA

 

Rione La Piazza

Per l’edizione 2015, data la crisi ormai costantemente presente nelle nostra quotidianità, “La Piazza” ha deciso di riproporre lo stesso scenario della scorsa edizione riciclando parti del presepe già utilizzate, cambiando però i protagonisti.
Il presepe, posto all’interno della ormai affezionata corte “Catareggia”, diventa il punto di riferimento per il Rione “La Piazza”.
A differenza della scorsa edizione, dove la natività voleva rappresentare la famiglia moderna, per quest’anno è stata scelta una natività più classica e fedele alla sua rappresentazione. I volti di Maria e Giuseppe rivolti verso il basso, concentrando lo sguardo su quel Bambinello nella culla, vogliono far riflettere su come gli uomini si siano dimenticati del nostro Salvatore, venuto al mondo per portare pace e salvezza nel mondo.
L’augurio è che il 2015, definito anno della Misericordia con il Giubileo indetto da Papa Francesco, ci faccia ancor più riflettere sulle parole annunciate dallo stesso Papa: “Gesù Cristo è il volto della misericordia del Padre”, “la Misericordia di Dio non è un’dea astratta, ma una realtà concreta con cui egli rivela il suo amore come quello di un padre e di una madre che si commuovono davanti alla nascita del proprio figlio…”.

 

PRESEPE NOSTRO_rione SAN CALOCERO

 

Rione San Calogero

In primo piano la Natività
Gesù viene come “luce” che rischiara il cammino di tutti i popoli della Terra.
All’interno, sullo sfondo, il lago di Tiberiade con la barca dei pescatori, che Gesù chiama a essere i primi discepoli.
Simone, Andrea, Giacomo e Giovanni, i pescatori del lago, lasciano tutto e seguono Gesù. Ancora non conoscono la Sua volontà, ma hanno fiducia in Lui.
L’incontro con Gesù può cambiare la nostra vita.
Coloro che lo accolgono con fede, diventeranno suoi discepoli ed Egli illuminerà la loro vita.