Como, Merone

I pendolari della Como-Lecco: “la tratta è a rischio”

Lorenzo Colombo 14 Febbraio 2015

Attualità, Como, Merone

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trenordMERONE – “Se non verrà sistemato al più presto il binario tra Cantù e Merone, è a rischio tutta la tratta ferroviaria della Como-Lecco”. Questo il grido d’allarme lanciato dal Comitato pendolari della ferrovia Como-Lecco.

Dopo varie di richieste di spiegazioni, alla fine è giunta la risposta ufficiale da parte di RFI (proprietaria della rete) sui lavori programmati sulla linea ferroviaria. “Sinteticamente, questa è la risposta scritta fornita da RFI al Sindaco di Merone: “Il rallentamento dei treni a 50 km/h tra le stazioni di Merone e di Cantù è dovuto all’armamento (binario e traverse) che necessita di un rinnovo totale. I lavori di rinnovamento potranno essere programmati solo a seguito dello stanziamento del relativo finanziamento. Questo non è previsto per il corrente anno 2015, ma in conto 2016 in relazione alle disponibilità dei finanziamenti pubblici” – riferisce il Comitato – Questi lavori si annunciavano già “programmati” nell’ottobre 2013: sono passati 17 mesi da quel primo avviso apparso sul sito di Trenord. Invece, nella realtà, per la sistemazione dei binari passerà ancora tutto il 2015 e il 2016, questo nella speranza che RFI riesca effettivamente a trovare i finanziamenti pubblici”.

La situazione per i pendolari è molto grave: da una parte c’è la sicurezza dei viaggiatori, dall’altra il rischio che tutta la linea ferroviaria venga messa in discussione se RFI non troverà i fondi per la sistemazione del binario.

“Da ottobre 2013 ad oggi, i problemi legati al tratto di binario stanno causando i soliti ritardi nelle corse, come puntualmente Trenord preannuncia ogni mese col solito avviso: “Per lavori programmati di manutenzione, tra le stazioni di Merone e Cantù, il servizio regionale potrà subire ritardi entro 10 minuti”. Questo quando va bene, poiché spesso i ritardi superano abbondantemente i 10 minuti. Tanto per fare un esempio, anche per il mese di febbraio 2015 l’indice di inaffidabilità è del 8,32%, tra i peggiori della Lombardia. Si ricorda che l’indice di inaffidabilità tiene conto di ritardi e soppressioni dei treni della direttrice”.

Nel frattempo dal 1° febbraio per i pendolari c’è già stata la beffa dell’aumento delle tariffe, cresciute mediamente del 4%: “Trenord non riesce a far arrivare puntuali i treni, ma i biglietti e gli abbonamenti continuano ad aumentare senza freni! E dal 17 di febbraio la biglietteria della stazione di Merone verrà definitivamente chiusa”.

Unica nota positiva per la linea Como-Lecco. per i pendolari, è l’attenzione da parte degli Enti locali: già 9 Comuni e la Provincia di Como, hanno infatti approvato la delibera per il rilancio della ferrovia, proposta dal Comitato Pendolari e dal Circolo Ambiente “Ilaria Alpi””.

.  I comuni che hanno già deliberato sono: Merone, Brenna, Rogeno, Molteno, Galbiate, Annone Brianza, Monguzzo, Lambrugo e Orsenigo. Si apprestano a discuterne a breve i Consigli Comunali di Como, Cantù ed Erba (quest’ultimo nella seduta di lunedì 16 febbraio), ed anche il Consiglio Provinciale di Lecco è pronto a seguire l’esempio della vicina Provincia di Como.