Erba

I dipendenti del Comune contro il sindaco, proclamato lo stato di agitazione

Caterina Franci 5 Aprile 2024

Attualità, Erba

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Il sindaco di Erba Mauro Caprani

ERBA – I dipendenti del Comune di Erba sono in stato di agitazione in seguito all’assemblea del personale che si è svolta lo scorso 26 marzo, l’indomani del Consiglio Comunale in cui, rispondendo ad un’interrogazione sul restauro di Villa Ceriani, il sindaco Mauro Caprani aveva addossato agli uffici la colpa dell’evidente ritardo. Ma non solo: sono diverse le motivazioni addotte nella lettera firmata dalle organizzazioni sindacali insieme alla Rsu del Comune e indirizzata al Prefetto di Como con la richiesta di attivare la cosiddetta ‘procedura di raffreddamento’.

Nella lettera sono sintetizzate le motivazioni che hanno portato alle dichiarazioni dello stato di agitazione: “I ripetuti attacchi del sindaco in consiglio comunale e a mezzo stampa a danno dei propri dipendenti sviliscono anche tutto l’operato pubblico del Comune di Erba – scrivono i sindacati, che hanno poi ricordato alcuni aspetti tecnici – l’ente non intende avvalersi, se non con due applicazioni sporadiche, delle cosiddette ‘progressioni verticali’, strumento delle progressioni tra le aree previsto dal CCNL Enti Locali e attivabile entro la fine del 2025. Tale mancanza determina la perdita di un’opportunità unica di valorizzazione e crescita professionale del personale del Comune di Erba, in un momento storico, per altro, di grande fatica del pubblico impiego a reperire, tramite concorso pubblico, talune professionalità”.

Nella lettera i sindacati e la Rsu ‘denuncia’ anche la “mancata adozione da parte della giunta del regolamento incentivi tecnici per lavori, servizi e forniture, nonostante il termine ordinatorio di 30 giorni dalla data di entrata in vigore del nuovo codice degli appalti (1 luglio 2023) e nonostante la contrattazione sindacale sulla proposta di regolamento si sia chiusa con esito positivo in data e nonostante ulteriore sollecito sindacale il 2 febbraio scorso”. Infine, fatta presente anche la “mancata copertura assicurativa del personale operante a diverso titolo nell’area Lavori Pubblici, ai sensi del nuovo codice degli appalti. Tale situazione, determina una elevatissima esposizione al rischio” conclude la lettera.

Le parti sono in attesa della convocazione da parte del Prefetto che avrà il compito di mediare la situazione.