ERBA – Sempre dal Comune di Erba giunge una vera e propria lista di quali sarebbero stati i vantaggi derivanti dalla fusione.
Innanzitutto una maggiorazione del 20% dei trasferimenti dello Stato per i prossimi dieci anni; l’esenzione di tre anni dal patto di stabilità; l’attribuzione di una quota del fondo di solidarietà distribuito tra i Comuni che hanno effettuato la fusione determinato in un importo complessivo non inferiore a 30 milioni annui.
Inoltre la fusione avrebbe dato la possibilità di accedere ad ulteriori risorse economiche erogate dalla Regione e quella di mantenere tariffe differenziate per ciascuno dei territori oggetto di fusione.
“La applicazione dei predetti benefici avrebbe prodotto pertanto a favore del Comune di Erba e Longone al Segrino i seguenti vantaggi – spiegano dal palazzo comunale – maggiorazione dei trasferimenti statali in ragione di circa 300.000 euro all’anno per un importo complessivo di circa 3.000.000 di euro in dieci anni; possibilità di effettuare investimenti e opere nei successivi 3 anni senza soggiogare ai limiti del patto di stabilità; attribuzione di ulteriori risorse economiche provenienti dallo Stato e dalla Regione quali incentivi alla fusione e la razionalizzazione dei costi ed economie di scala conseguenti all’accentramento dei centri spesa”.